Sebastiana Patanè

Founder Starter

"Il racconto dell'ancella": una dolorosa, verosimile distopia.

2018-09-27 16:44:05

Avevo sentito parlare di una serie tv, andata in onda lo scorso anno, che ha fatto molto parlare di sé. Si intitola "The handmaid's tale", ed è tratta da un libro scritto negli anni '80 da Margaret Atwood. Non potevo non leggere il libro, prima di affrontarne la visione. La storia è ambientata in un presente alternativo, nell'America del Nord, dove esiste una società in cui alle donne vengono tolti da un giorno all'altro il diritto al lavoro, alla proprietà, all'autodeterminazione, all'istruzione, praticamente tutto. La voce narrante è quella di Difred, giovane donna assegnata a un "Comandante" allo scopo di generare per lui un figlio: parla in prima persona, al tempo presente, e ci mostra tramite la sua esperienza un mondo brutale, bigotto e oscuro, dove le persone non hanno più alcun valore. Ho trovato affascinante il modo in cui è scritto, come se fosse un continuo flusso di pensieri della protagonista, dove passato e presente si intrecciano, dando vita ad una continua contrapposizione. Non è ricco di avvenimenti, ma offre continuamente spunti di riflessione, e stringe il cuore pensare a quello che oggi abbiamo e a quanto potrebbe esserci portato via. Alla fine, un finale non c'è. Non ci viene data nessuna soluzione. E rimane solo un senso di tristezza e di vuoto.

Sebastiana Patanè

Founder Starter

"Tutta la luce che non vediamo": la follia e la speranza

2018-09-25 17:33:11

Di libri sulla Seconda guerra mondiale ne sono stati scritti tantissimi, e alcuni sono dei veri capolavori. Raramente, però, ho letto qualcosa dal punto di vista del popolo che questa guerra l'ha causata. "Tutta la luce che non vediamo" di Anthony Doerr è uno di questi. La storia segue le vicende di due bambini, poi adolescenti, dagli anni Trenta fino alla fine della guerra. Lei è Marie-Laure, vive a Parigi, e perde la vista durante l'infanzia. È curiosa, intelligente, ed ha un papà speciale, che la stimola con forza a non arrendersi alla sua condizione. Lui è Werner, cresciuto in un orfanotrofio tedesco, insieme alla sorellina Jutta, ed è appassionato di elettronica e della radio. Entrambi verranno travolti dalle vicende belliche, e pagheranno un prezzo altissimo. Questo libro è scritto davvero bene. Nonostante sia scritto al presente, cosa che in genere non amo, l'uso della parola è perfetto. Ogni capitolo segue le due storie principali, e crea sapientemente immagini ed emozioni che colpiscono il cuore e la mente. Alla fine non si potrà non amare Marie-Laure e la sua incrollabile voglia di vivere, e non si potrà non amare Werner, che, sebbene si trovi suo malgrado dalla parte dei "cattivi", proverà a mantenere intatta la sua purezza e la sua meravigliosa umanità. Perché anche lui è una vittima della follia e dell'inganno, e, come tutti gli altri, non potrà più essere quello di prima.

Sebastiana Patanè

Founder Starter

Questa sono io

2018-09-23 07:00:03

Ricordo ancora il giorno in cui ho scoperto la magia delle parole. Un giorno sono uscita di casa, e mi sono resa conto che quei segni misteriosi sui cartelloni pubblicitari avevano un senso, mi dicevano delle cose. Ricordo la sensazione di stupore, di meraviglia e di potenza insieme. Io riuscivo a capire! Avevo sei anni e non andavo ancora a scuola. Ho iniziato a leggere prima i fumetti per bambini, poi le favole, a sette anni i miei primi romanzi, e non ho più smesso. Ora, dopo varie peripezie lavorative, i figli grandi, il tempo che mi avanza, i libri sono i miei compagni. Spero, con le cose che scriverò, di riuscire a trasmettere a qualcuno un po' delle emozioni, dei valori e delle conoscenze che una vita di letture ha regalato a me.

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