Sarah Geslot

Founder Senior

I nomi sono persone e sono le persone che fanno la differenza - omaggio a Sophie Scholl

2019-06-27 09:46:23

Persone che fanno la differenza. Colpevole di alto tradimento e giustiziata per aver creduto nei suoi ideali. La lotta per gli altri e per il bene tra la depravazione e la dignità a costo della vita.

I nomi sono persone, e sono le persone che fanno la differenza

E il suo nome è Sophie Scholl.

Nella tempesta di follia che ha travolto il mondo, la giovane Sophie ci lascia il valore di ricordare l'importanza di essere e  di vivere la propria vita con consapevolezza.

Come un forte richiamo, ci stimola a "sentire" che gli atti individuali contano, anche se i nostri tentativi possono sembrare fragili di fronte a qualcosa di infinitamente più potente di noi.


Giovanissima studentessa tedesca, attivista del gruppo anti-nazista "La Rosa Bianca", emblema della ribellione non violenta al nazismo. 

21 anni, ariana e colta, ha lottato ed è morta per affermare le sue ragioni e per aver creduto nel bene andando contro chi comandava come una folle per una causa impossibile. 


18 febbraio 1943

In un freddo mattino, Sophie continua la sua propaganda anti-nazista, e lo fa con ciò che ha a disposizione: volantini, lettere e scritte sui muri sono i suoi poveri portavoce.


Ma, quella mattina, non potè raggiungere un popolo e gridare la sua rabbia.

Arrestata, torturata e processata, con difensori senza voce nè potere, fu condannata e giustiziata dopo sei giorni infernali di interrogatori, giorni in cui non perse di vista neanche per un attimo i suoi ideali. (Leggi qui se vuoi approfondire).


Quei giorni al buio diventano un palcoscenico in cui si scontrano il coraggio e la paura, le coscienze e la determinazione. Una battaglia per chi, come lei, ha scelto di non cavalcare le onde della violenza e della privazione della dignità. 


Con estrema lucidità e convinzione, Sophie ha portato avanti la sua lotta per il bene, ha denunciato fatti e con prepotenza ha cercato di mandare speranza ad un popolo, ha cercato di salvare altre vite sacrificando la sua.








La violenza nazista scatenò la sua repressione contro questo fiore bianco, di cui i petali erano giovani che credevano nella possibilità  del bene in un mondo dove la sola parola era sparita.


Eppure, l'esistenza e l'azione di questa donna ha scalfito un sistema di giustificazioni che si era affermato in quel clima assurdo di fanatismo ideologico.

La vita di una sconosciuta studentessa è' un pezzo di storia di grande importanza


un segnale chiaro e forte di come

non tutti si lasciano soggiogare dal pensiero dominante

trovando il coraggio di denunciare e di dire NO



Il male è più famoso del bene

Se l'animo umano conservasse con più facilità i sorrisi degli schiaffi e desse più valore alle intenzioni piuttosto che alle conseguenze, il bene sarebbe più famoso del male.


Per cambiare quello che non va, nelle nostre singole vite come nel mondo, bisogna dare notorietà al bene.


Sophie Scholl ci insegna a non seguire l'onda, a rimanere lucidi e centrati nelle nostre convinzioni, a non mollare e lottare per i nostri ideali e, ancora, a CREDERE CHE UN ATTO, SEPPURE INDIVIDUALE, VALE LA PENA E NON SARA' VANO.


E vani non è stati la sua azione e il suo lottare, perchè oggi, io scrivo di lei.


"Non preoccupatevi per me, 

rifarei esattamente ciò che ho fatto"


Queste le sue parole prima di essere giustiziata

Se vuoi approfondire leggi anche https://www.cam.tv/semplicementealida/blog/omaggio-a-sophie-scholl-non-preoccupatevi-per-me-rifarei/PID0A2812?shun=semplicementealida