Sandro Muller
Top Founder Executive
“ QUANDO NON SAI QUALE SCELTA FARE PER PAURA DI SBAGLIARE, puoi sempre decidere se subire la situazione o imparare da essa passando all’AZIONE. Non esistono fallimenti nella vita, ma solo esperienze per poter diventare una persona migliore! “
Sandro Muller
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Token Classe 3: token che conferiscono diritti di comproprietà. Il titolare in questo caso ha un diritto di proprietà su una piattaforma di smart contracts oltre una serie di diritti “ancillari”. Questi diritti non sono rivolti verso l’emittente, ma vengono gestiti automaticamente dalla piattaforma stessa. Al titolare, inoltre, può essere riconosciuto un compenso economico derivante dall’utilizzo da parte di terzi della piattaforma. Si tratta, in tutta evidenza, di una fattispecie riconducibile alla comunione (che può riguardare anche beni immateriali, quali diritti di proprietà d’autore o altri diritti di proprietà intellettuale), potendo essere vista la piattaforma di smart contracts come il bene indiviso su cui il singolo titolare esercita i propri diritti in congiunzione con gli altri titolari. Conclusioni Le Initial Coin Offering, che si sono rapidamente diffuse nel corso del secondo semestre del 2017, costituiscono sicuramente una nuova occasione per le imprese di raccogliere capitali al fine di realizzare progetti industriali. Il “mercato” che ultimamente si è sviluppato nell’ambito delle altcoin (ossia dei token alternativi al più conosciuto Bitcoin) ed il successo e la diffusione di tali strumenti (soprattutto sulla scia di intenti speculativi da parte degli investitori), hanno fatto sì che la gran parte delle autorità di vigilanza guardi con sospetto il nuovo fenomeno, nella consapevolezza d’altra parte che trattasi di una nuova opportunità di reperimento di capitali da parte delle imprese che non dovrebbe essere del tutto vietata (salvo le ipotesi eccezionali di Cina e Sud Corea). Il presente scritto, che non ha pretesa di esaustività, essendo evidente che ciascuna Initial Coin Offering può avere proprie peculiari caratteristiche tecniche e giuridiche, vuole fornire un primo orientamento ponendo l’accento sugli aspetti regolatori e non senza sottolineare che il mancato rispetto di quelle che potrebbero essere le previsioni normative applicabili potrebbe comportare responsabilità e sanzioni (anche di tipo penale) nei confronti dei soggetti promotori dell’iniziativa di raccolta di fondi. D’altra parte, come anche evidenziato dalle autorità di controllo, proprio l’incertezza giuridica e la carenza di informazione riscontrata in alcune ICO determinano un elevato rischio per gli investitori che, ove l’offerta di investimento riguardi contratti assimilabili a strumenti finanziari, si trovano privi delle garanzie che vengono fornite in caso di acquisto di prodotti sui mercati regolamentati.
Sandro Muller
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