Roberto Di Calisto

Top Founder Executive

Roberto Di Calisto

Top Founder Executive

** Oltre al gelato, consegniamo “Emozioni”….**

2020-04-01 08:23:15

Il distanziamento sociale che stiamo subendo, che risulta essere l’unica e più efficace arma per superare questa prova che mai l’umanità abbia dovuto affrontare, ci sta tenendo distanti e lontani anche dai nostri affetti più cari, i nostri parenti, i nostri amici….

Il lavoro di tutti ha subito un immediato ed incondizionato stop. Il mio, da quel 10 Marzo scorso non è più lo stesso e probabilmente, anzi sicuramente non lo sarà più… Con la possibilità di poterlo ancora fare, mi sono in parte reinventato al momento, un attività che mai avrei pensato di fare: Quello che una volta si chiamava “Fattorino”ed oggi si chiama “Rider”. Per intenderci: come uno di quelli che ti suona nel bel mezzo della giornata per consegnarti il tuo “pacco tecnologico” di Amazon oppure il vestito firmato o l’accessorio alla moda di Zalando; ne più, ne meno….

Sono ripartito da qui: come addetto alla consegna dei prodotti che riusciamo a sfornare dal mio laboratorio di produzione, in questo momento a singhiozzo…. Chiaro, con tutte le precauzioni del caso: Guanti, mascherine, disinfettante e cella frigorifera installata in macchina, per assicurare al mio prodotto di giungere conforme a tutti coloro ( sono stati tantissimi e che ringrazio) che da ogni parte del territorio di Velletri e Lariano ci hanno chiamato…

Ho intrapreso questa nuova “Mission” con un “navigatore” per amico e ho scoperto inoltre, luoghi cosi vicini e ( a me ) sconosciuti del posto in cui vivo che mi hanno veramente sorpreso. A volte si fanno centinaia di km. per vedere panorami incantevoli, quando poi, invece scopri di averli quasi sotto casa, pensi “ Quante di queste cose della mia terra, mi sono perso…”

La sorpresa più grande di questa mia nuova esperienza, è stato però constatare, quanto si rendono felici le persone consegnandogli un piccolo dolce o del gelato…     Il momento che stiamo vivendo e la lontananza dalle persone di famiglia e di certe abitudini, amplificano sicuramente questo bisogno di “Coccole” alimentari e non….

Tante persone mi hanno ringraziato per il servizio che abbiamo avuto il coraggio di intraprendere. Tante mamme mi hanno detto: “ Meno male, i miei bambini non aspettavano altro che arrivassi…” e tanti di quei bambini mi hanno fatto veramente sobbalzare il cuore, quando dalla porta di casa o fuori al giardino, mi hanno salutato con la manina timida e ringraziato con un sorriso bellissimo, di quelli che vedi solo nelle Emoticons di whatsapp….

Domenica però è successo qualcosa che mi ha fatto pensare che oltre a consegnare gelato, a volte si consegnano “Emozioni” e mi spiego….  Suono ad un citofono un paio di volte per la consegna di una vaschetta di gelato… Alla terza chiamata sul campanello, sbuca dal nulla e si avvicina sul viale, una signora che un po' per proteggersi e un po' per timore, si mette un fazzoletto davanti alla bocca e mi chiede “Chi è!?...”   “Salve Signora, devo consegnarle del gelato” le rispondo. 

La signora si avvicina piano piano prendendo fiducia e domandandomi di nuovo: “Gelato?... Ma chi lo ha ordinato?...ma devo pagare?...”  Accenno un sorriso con gli occhi, perché la bocca è coperta dalla mascherina per tranquillizzare in qualche modo, la signora che ancora non capiva cosa ci facessi io davanti al suo cancello di casa. “ Signora guardi…. “ le dico, mostrando in modo ben visibile la busta, “Questo gelato glie lo mandano i suoi figli: Pietro e Paolo ( nomi di fantasia ) ed è già pagato, non mi deve nulla!...”

La signora sgrana gli occhi, toglie temporaneamente il fazzoletto che le proteggeva la bocca e si mette le mani sulle guance: “ Oddio mio!... Ma davvero?!...” e nel frattempo le allungavo la busta dietro al cancello per permetterle di poterla ritirare. “ Ma grazie!....ma io… non so cosa dire…” mi ripeteva. “Signora io ho fatto solo il mio lavoro, il grazie va ai suoi ragazzi…” La donna a quel punto, presa la busta e guardato sbadatamente il contenuto, si riavvolge il fazzoletto per coprire parte del viso, ma lo fa più per pudore che per proteggersi da un improbabile contagio. 

Gli escono già le lacrime, quando voltandosi per tornare verso casa, mi ringrazia e mi saluta dicendomi: “Il gelato da parte dei miei figli… Mamma mia! Che Emozione!...Grazie!...” A quel punto, ho solo avuto la forza di dirle “Prego, Arrivederci…” perché il groppo alla gola era salito anche a me e sono rimontato di corsa in macchina, pronto per una nuova consegna….

In conclusione: Ciò che fino a un mese fa poteva sembrare ordinario, oggi non lo è più. Il gesto di regalare qualcosa oggi è molte volte non è una routine ma, un atto di amore e di vicinanza che le persone non possono dimostrare con la loro presenza per stare accanto a chi si vuole bene e magari, per mangiare insieme quel gelato e farsi due risate… Oggi non si può. Ma in questo periodo non si consegnano solo cibo e alimenti. Con esso consegniamo e riceviamo emozioni.

Non degli ostacoli e della diffidenza Europea dimostrata dalla “Culona” della Merkel, ne della stupidità ed incompetenza mondiale di Trump e Boris Johnson, ne degli ospedali chiusi dal fratello “asintomatico”di Montalbano ci dovremmo ricordare e ne tanto meno dal mancato arrivo dei fantomatici miliardi di mascherine promesse dal “Bibbitaro” della Curva B dello stadio San Paolo o dei proclami avversi di Salvini e compagnia cantante… Tutti questi signori di fronte a un evento come questo,si comporterebbero e rifarebbero tutto per filo e per segno, allo stesso modo, altre cento volte… Garantito.

In un mondo quasi totalmente “contagiato” da tutto, teniamoci strette le nostre emozioni: pronti a ritirarle fuori e a mostrarle con generosità, quando questo disastro sarà finito… Di questo vive, chi veramente vive….❤️ 


Roberto Di Calisto