Psicologia & Relazioni
Quando donne e uomini emotivamente intelligenti si incontrano succedono magie
Ieri sera sono uscita a bere un aperitivo con delle amiche. Marie mi accoglie con un sorriso smagliante e così le altre. Siamo una quindicina di donne tra i 40 e i 55 anni, impegnate professionalmente a tempo pieno.
Condividiamo gli stimoli e le sfide che l’industria e il mercato ci propongono continuamente. Tra un “Prost”, (salute!), e l’altro ci confrontiamo sulle nostre esperienze lavorative e ne vengono fuori delle belle.
Contrariamente a quanto possiate immaginare non trascorriamo il tempo a lamentarci della disparità dei salari o del “capo” o della “capa” più o meno brillanti, tutt’altro!
Parola chiave: sinergia
Condividiamo le nostre esperienze positive e ci consigliamo l’una con l’altra sul come migliorare le relazioni con i nostri colleghi uomini. Tutte siamo d’accordo sul fatto che non ci sia un genere “più bravo” dell’altro, anzi crediamo fermamente che le diversità oggettive di genere, se consapevolmente gestite, portano dei vantaggi alla squadra e all’impresa.
Se le relazioni interne al gruppo sono buone, lo diventano anche quelle esterne e i risultati economici ne sono una logica conseguenza. In una parola si tratta di “SINERGIA”.
Qualcuno si chiederà a che titolo posso affermare quanto sopra. La mia risposta è che ho avuto la fortuna di vivere in prima persona queste situazioni. Non spesso, se devo essere sincera, ma ho rischiato in prima persona, sia come lavoratrice dipendente che imprenditrice, per creare le condizioni e sperimentare questa possibilità. In entrambe i casi ho scelto di andare oltre gli schemi e svincolarmi dal pregiudizio del “è impossibile”. Oggi posso affermare che non lo è.
Quali sono state le condizioni necessarie per costruire relazioni sane e minimizzare i conflitti
- ascoltare i colleghi
- darsi reciprocamente spazio per riflettere e dire la propria
- non esimersi dall’assunzione delle proprie responsabilità
- bandire l’invidia
- uscire dal ruolo di “macho” o “macha” e confinarli in un ambito tollerabile.
Fino a che queste regole non scritte vengono rispettate l’equilibrio resta stabile anche in situazioni di stress.
Alle volte credo di avere superato montagne invalicabili e attraversato mari in tempesta rendendomene conto solo al ritorno della quiete.
Sono vissuti che restano nel cuore e nella mente e che in momenti meno felici ti ispirano a trovare la strada per superarli con fiducia.
Daniela