Nicola Lucarelli

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CriptovaluteBitcoin Un satoshi è per sempre: i 10 comandamenti crypto

2018-09-24 09:26:55

Ecco, con un po’ di ironia, i 10 comandamenti crypto a lui ispirati: 1 – Satoshi ha unito le masse con un’idea inclusiva 2 – Propone un consenso senza centralizzazione, con regole ma senza regolatori 3 – Apre ad un mondo senza asimmetrie, sicuro e trasparente 4 – Satoshi non ha chiesto nulla, neanche finanziamenti 5 – Ha donato ricchezza per gli altri, senza mai spenderla 6 – Ha reso immutabile la sua eredità 7 – Ci ha considerati individualmente, ma di pari grado 8 – Ci ha dato potere e responsabilità, che onoriamo con una prova matematica 9 – Ha insegnato ad aver fiducia nei diritti inalienabili senza creare una Chiesa, un culto o una falsa promessa 10 – Ha deciso di andare via per farci proseguire con la sua idea

Nicola Lucarelli

Founder Starter

L’hashrate Della Rete Bitcoin È Raddoppiato Negli Ultimi 5 Mesi

2018-09-23 21:22:01

Fundstrat, una società di investimenti con sede a Wall Street guidata da Tom Lee, ha riferito che l’hashrate di Bitcoin è praticamente raddoppiato dallo scorso maggio. Nonostante il mercato ribassista del prezzo di Bitcoin, l’hashrate è infatti è passato dai circa 25 EH/s di maggio agli attuali 47 EH, con recenti picchi record di oltre 57 EH / s. Inoltre, grazie agli aggiornamenti delle vecchie farm ed i miglioramenti introdotti dai nuovi ASIC dedicati al mining, il tasso globale di corrente elettrica utilizzata è aumentato “solamente” di un 1 GWatt rispetto ai precedenti 5,2 GWatt, registrati nel mese di maggio 2018. Un importante aumento nonostante le difficoltà Da febbraio, la valutazione del mercato delle criptovalute è diminuita di circa l’80%. Tuttavia, l’attività di mining ha continuato a crescere con un tasso esponenziale. La difficoltà del mining in Bitcoin, che misura determina quanto sia difficile trovare un hash dato un certo target, cambia in base all’hashrate totale in gioco. Se meno persone minano Bitcoin, allora la difficoltà dell’estrazione di Bitcoin diminuisce. Più persone minano e più l’hashrate della rete aumenta con il conseguente aumento della difficoltà di estrazione. L’aumento della difficoltà rende più difficile trovare nuovi blocchi, il che porta a un calo delle entrate per i miners. La ricompensa per blocco di Bitcoin cambia una volta ogni quattro anni e, in quanto tale, la discrepanza delle entrate derivate dal mining di BTC è spesso causata dalla volatilità nella difficoltà dell’estrazione di Bitcoin. Se la ricompensa rimane la stessa per quattro anni e la difficoltà continua ad aumentare, ovviamente i minatori faranno più fatica a coprire le spese. A questo punto, capito il meccanismo sarebbe lecito aspettarsi che se il prezzo di BTC diminuisce, con conseguente calo delle entrate per i miners, anche l’hashrate totale della rete diminuisca. Ebbene, per Bitcoin non è stato così. Hashrate raddoppiato Negli ultimi cinque mesi, l’hashrate di Bitcoin è più praticamente raddoppiato, nonostante un calo del valore della moneta di oltre il 70% negli ultimi dieci mesi. Ciò significa che i miners sono ancora disposti ad espandere le loro risorse hardware anche se con margini di profitto più bassi. All’inizio di questo mese, BitMEX Research ha rivelato che Bitmain, la più grande società dedicata al mining nel settore delle criptovalute, ha mantenuto un basso margine di profitto, probabilmente per consolidare il suo predominio sul mercato. L’aumento della difficoltà e dell’adozione di Bitcoin è sempre un indicatore positivo. Infatti ciò significa che la rete blockchain di Bitcoin risulta più forte, più robusta e resistente agli attacchi. Inoltre, dimostra la volontà dei miners di continuare le loro attività nonostante il netto calo degli utili derivante dal calo del prezzo di BTC.

Nicola Lucarelli

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La Pressione Economica In Argentina Favorisce Il Bitcoin (BTC)

2018-09-23 20:55:18

L’Argentina non sta vivendo il dolore della crisi finanziaria Venezuelana, ma sta iniziando a sentire una certa pressione economica. Ciò ha portato numerosi investitori a scambiare il Peso (la valuta argentina) con il Bitcoin (BTC), considerato come bene rifugio. Vediamo le motivazioni di questa migrazione verso la famosa criptovaluta. Le crisi finanziarie aumentano l’adozione del Bitcoin (BTC) L’economia argentina si è ridotta del 4% nel secondo trimestre, con il governo del presidente Mauricio Macri che annuncia che si ridurrà ulteriormente del 2,4% quest’anno. Una delle cause del crollo è stata attribuita a una siccità verificatasi all’inizio del 2018 che ha gravemente danneggiato la produzione di soia e mais. Il governo argentino ora guarda al Bitcoin con una certa attenzione, mentre l’economia comincia a vacillare e gli sforzi della Banca centrale non hanno più impatto sulla situazione economica. Di conseguenza, la banca centrale potrebbe anche prendere in considerazione l’ipotesi di investire le proprie riserve valutarie in Bitcoin (BTC) e in dollari USA per ottenere una certa stabilità in caso di ulteriore necessità di svalutare il Peso. Nel maggio di quest’anno, un massiccio selloff del Peso ha costretto il governo a cercare sostegno dal Fondo Monetario Internazionale (FMI), ricevendo un salvataggio da 50 miliardi di dollari e contributi da un fondo per lavori pubblici, mentre l’inflazione continuava a salire. Nel frattempo, la domanda di Bitcoin (BTC) è aumentata, con 12 bancomat in giro per la capitale Buenos Aries. In aumento anche l’adozione del Bitcoin (BTC) da parte dei commercianti. Vedremo nei prossimi mesi come evolverà la situazione.

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