Nicola Lucarelli

Founder Starter

Negoziazioni commerciali Cina-USA, chi vincerà

2018-09-26 12:53:13

Gli Stati Uniti sono il primo maggiore acquirente di prodotti cinesi, rappresentando ben il 19% delle esportazioni totali della Cina. Pertanto, gli Stati Uniti creano il cosiddetto ‘rischio di concentrazione del cliente’ nelle loro importazioni. Potete considerarlo come una società che vende una parte importante dei suoi prodotti a un grande cliente, creando una concentrazione dei clienti e una forte dipendenza da quel particolare cliente. Il fatto che oltre il 22% delle importazioni totali statunitensi provenga dalla Cina potrebbe fare pressione sui mercati azionari, poiché le società americane acquistano materie prime e materiali a buon mercato dalla Cina per la creazione di prodotti finiti. Materie prime e merci più economiche spesso significano profitti più elevati per le società che aumentano i prezzi delle azioni. Un esempio di importanza commerciale è la prima ondata di tariffe Trump che sono state applicate il 1 ° marzo alle importazioni di acciaio e alluminio del 25% e del 10% rispettivamente. A seguito di questa incertezza, l'indice S&P500 ha registrato una pressione alla vendita. L’indice S&P500 ha avuto ulteriori pressioni di vendita dal momento che la Cina e altre nazioni hanno applicato tariffe in risposta come quella dell'Unione Europea il 22 giugno. Gli ultimi sviluppi sulle guerre commerciali riguardano Cina e Stati Uniti. Gli Stati Uniti hanno applicato le tariffe su importazioni cinesi per $ 200 miliardi, mentre la Cina si è vendicata con tariffe su tutte le esportazioni USA da $ 110B verso la Cina. La seconda economia più grande non vuole continuare i negoziati con gli Stati Uniti a meno che non vi sia un "rispetto reciproco" da entrambe le parti. Verdetto: Gli Stati Uniti sono il maggior acquirente della Cina e per ora sembra che Trump abbia il sopravvento nelle potenziali trattative. Tuttavia, qualsiasi altro sviluppo potrebbe creare ulteriori fluttuazioni nel mercato azionario.

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Nicola Lucarelli

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Coinbase Accelera Il Processo Di Listing Delle Altcoins: Nuove Crypto In Arrivo?

2018-09-26 12:04:42

Coinbase è uno degli exchange più grandi del mondo (qui trovate la nostra guida). Su Coinbase, ad oggi, sono listate solo 5 criptovalute (Bitcoin, Bitcoin cash, Ethereum, Ethereum Classic, Litecoin). Come mai così poche? Ce lo siamo chiesti tutti almeno una volta. Coinbase cambia le listing policies per le altcoins Come annunciato da Coinbase stessa sul blog ufficiale l’azienda di San Francisco ha da poco cambiato le proprie politiche. Per essere listati sulla piattaforma è ora necessario compilare una form, la trovate qui, che verrà poi valutata dagli esperti dell’azienda. Se la crypto in questione rispetterà gli standard qualitativi allora verrà approvata altrimenti sarà rifiutata. Inizialmente le richieste di approvazione saranno gratuite. La form in questione richiede diversi dettagli riguardo al progetto e lascia trapelare che le maglie saranno molto strette e non sarà facile passare la procedura di revisione. Inoltre, pur passando la revisione, gli asset verranno approvati di giurisdizione in giurisdizione (Coinbase vuole poter listare, ad esempio, anche asset non ammessi negli USA al di fuori degli Stati Uniti). Coinbase ha preso questa decisione per venire in contro ai propri clienti che hanno richiesto ripetutamente un maggior numero di asset ma anche per diventare competitiva nei confronti degli altri exchange.

Nicola Lucarelli

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Uno Studio Rivela Che Nel 2019 Il Trading Di Criptovalute Crescerà Del 50%

2018-09-25 20:20:26

Un recente studio ha rilevato che, nonostante l’attuale mercato ribassista che perdura da inizio 2018, i mercati delle criptovalute continueranno probabilmente a registrare un’imponente crescita del volume degli scambi. Nel 2019 è prevista una crescita stimata del 50% per il trading. Questo importante aumento è principalmente attribuito alla crescente accessibilità del mercato e alla crescente adozione aziendale e istituzionale. I dettagli dello studio Il rapporto [che potete trovare QUI], condotto dal Gruppo Satis, offre un’analisi approfondita dell’attuale panorama della criptovaluta. Lo studio rileva che le due maggiori aree di incertezza del mercato nel suo stato attuale sono le negoziazioni (come acquistare/scambiare in modo ottimale) e la custodia (come conservare al meglio le criptovalute). Il gruppo Satis spiega che la maggior parte del volume degli exchange di criptovalute può essere attribuita a poche piattaforme di scambio. Il volume di scambi di quest’ultime combinato insieme rappresenta oltre il 75% del volume complessivo degli scambi di criptovalute. Un aumento anche delle commissioni Stimiamo che questo numero (le commissioni di negoziazione raccolte) crescerà a oltre $ 3 miliardi nel 2018, aiutato dal supporto commerciale da parte dei più grandi exchange, dall’aumento della partecipazione istituzionale e dalla crescita dell’adozione retail attraverso lo sviluppo di strumenti come applicazioni mobile dedicate. Con il crescere del traffico su questi exchange, Satis prevede che verranno aumentate le commissioni di negoziazione, passando da circa $ 2,1 miliardi di commissioni raccolte nel 2018 a oltre $ 3 miliardi nel 2019 . I ricercatori si aspettano anche che gli exchange decentralizzati diventino una piattaforma popolare per gli investitori, osservando che l’aumento del controllo che gli exchange offrono agli investitori porterà probabilmente a una maggiore quantità di volume di scambi su DEX nei prossimi anni. Gli exchange decentralizzati Il rapporto spiega che le caratteristiche e la usabilità degli exchange decentralizzati diventeranno più competitive maggiore sarà il volume che si sposterà su queste opzioni. Ad oggi il volume dei DEX rimane una piccola parte del volume di scambio delle criptovalute complessivo. Nei prossimi 5/10 anni però ci aspettiamo che diventino sempre più competitivi rispetto agli exchange centralizzati. Questo man mano che le interfacce utente e l’esperienza utente migliorerà e aumenterà la liquidità. Bitcoin e Tether i protagonisti Probabilmente, una delle previsioni più importanti fatte da Satis, è il sicuro futuro aumento del volume degli scambi di criptovalute con una crescita prevista del 50% nel 2019. Bitcoin e Tether (USDT) sono visti come componenti chiave del volume di scambi. Bitcoin rappresenta circa il 33% del volume di scambi globali e USDT ne rappresenta il 22%. Segue poi Ethereum (ETH) con “solo” il 12%. Queste cifre e previsioni potrebbero indicare che, sebbene in questo momento le criptovalute stagnino in un mercato ribassista persistente, i loro prezzi probabilmente saliranno e si stabilizzeranno. Questo grazie all’aumentare del volume degli scambi e ai naturali miglioramenti e semplificazioni degli exchange di criptovalute.

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