Natanaele Servedio

Natanaele Servedio

Natanaele Servedio

La leggenda dell'Amore cieco Tanto tempo fa la Follia decise di invitare tutti i sentimenti a prendere un caffè da lei. Dopo il caffè, la Follia propose: - Si gioca a nascondino? - Nascondino? Che cos'è? - domandò la Curiosità. - Nascondino è un gioco. Io conto fino a cento e voi vi nascondete. Quando avrò terminato di contare, comincerò a cercarvi e il primo che troverò sarà il prossimo a contare. Accettarono tutti ad eccezione della Paura e della Pigrizia, che rimasero a guardare in disparte. 1,2,3,... - la Follia cominciò a contare. La Fretta si nascose per prima, dove le capitò. La Timidezza, impacciata come sempre, si nascose in un gruppo d'alberi. La Gioia corse festosamente in mezzo al giardino, non curante di un vero e proprio nascondino. La Tristezza cominciò a piangere, perché non trovava un angolo adatto per nascondersi. L'Invidia, ovviamente, si unì all'Orgoglio e si nascose accanto a lui dietro un grande masso. La Follia continuava a contare mentre i suoi amici si nascondevano. La Disperazione era sconfortata vedendo che la Follia era già a novantanove. Cento! - gridò la Follia - Adesso verrò a cercarvi! La prima ad essere trovata fu la curiosità, poiché non aveva potuto impedirsi di uscire per vedere chi sarebbe stato il primo ad essere scoperto. Guardando da una parte, la Follia vide il Dubbio sopra un recinto che non sapeva da quale lato avrebbe potuto nascondersi meglio. E così di seguito furono scoperte… la Gioia, la Tristezza, la Timidezza e via via tutti gli altri. Quando tutti finalmente si radunarono, la Curiosità domandò: - Dov'è l'Amore? Nessuno l'aveva visto. Il gioco non poteva considerarsi concluso, così la Follia cominciò a cercarlo. Cercò in cima ad una montagna, lungo il fiume, sotto le rocce… ma dell'Amore, nessuna traccia. Setacciando da tutte le parti, la Follia si accorse di un rosaio, prese un pezzo di legno e cominciò a frugare tra i rami spinosi, quando ad un tratto sentì un lamento… Era l'Amore, che soffriva terribilmente perché le spine gli avevano appena perforato gli occhi. La Follia non sapeva che cosa fare, si scusò per aver organizzato un gioco così stupido, implorò l'Amore per ottenere il suo perdono e commossa dagli esiti di quel danno irreversibile arrivò fino a promettergli che l'avrebbe assistito per sempre. L'Amore rincuorato, accettò la promessa e quelle scuse così sincere. Così da allora: l'Amore è cieco e la Follia lo accompagnò sempre...

1  
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 185 186 187 188 189 190 191 192 193 194 195 196 197 198 199 200 201 202 203 204 205 206 207 208 209 210 211 212 213 214 215 216 217 218 219 220 221 222 223 224 225 226 227 228 229 230 231 232 233 234 235 236 237 238 239 240 241 242 243 244 245 246 247 248 249 250 251 252 253 254 255 256 257 258 259 260 261 262 263 264 265 266 267 268 269 270 271 272 273 274 275 276 277 278 279 280 281 282 283 284 285 286