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Massaggiare è un’innata attitudine delle donne
Considero l’arte del massaggio un’innata attitudine dell’essere umano, in particolare delle donne poiché la donna è “madre”.
E con il termine “madre” non intendo solo coloro che hanno biologicamente generato dei figli, ma come l’espressione di quell’energia femminile di cura e accudimento insita in lei.
In tutte le antiche culture - come ad esempio, quella indiana, thailandese, hawaiana, andina – si trova traccia di come l’arte del massaggio venisse tramandato di madre in figlia, da donna a donna: sia come pratica della cura del neonato, sia dell’adulto (le donne massaggiavano i loro uomini di ritorno dai campi o dalla pesca).
Nell’era moderna, soprattutto nel mondo occidentale, la dilagante cultura “da giacchetta di pelle nera”, decenni di femminismo spinto, nonché la repressione bigotta della Chiesa Cattolica, hanno soffocato nelle donne questo loro innato talento, insito nel loro femminile, tacciandolo come qualcosa di sporco e relegandolo solo in ambito sanitario o terapeutico per addetti ai lavori; tanto che oggi la parola massaggiatrice è spesso interpretata con un’accezione negativa , quasi sinonimo di meretrice o comunque legata a qualcosa di erotico!
Della purezza del tocco e dei suoi immensi benefici ne rimane traccia solo nel massaggio infantile dedicato al neonato. E’ Interessante leggere cosa scrive l‘AIMI (www.aimi.it) - la principale organizzazione italiana di massaggio infantile che organizza corsi per genitori- sul proprio sito a proposito del massaggio: “il massaggio è un’efficace strumento attraverso cui rafforzare la relazione con i nostri bambini, non si tratta quindi di imparare una tecnica, ma di affinare un’attitudine: un modo di comunicare profondo con il proprio bambino”.
Oggi, numerosi studiosi in campo medico, psicologico, pedagogico – cfr autori come A. Montagu (Il Linguaggio della pelle) o F. Leboyer (Loving Hands, the traditional art of baby massage), per citarne solo alcuni- affermano che il contatto corporeo è un bisogno primario fondamentale e non si esaurisce nei primi anni di vita, ma richiede di essere soddisfatto fino alla fine della vita.
Il massaggio è infatti accogliere, ascoltare, sentire, creare; è dolcezza, delicatezza, grazia, sensibilità, conforto.. In una sola parola è amore. E’ l’innata capacità delle donne di amare attraverso la forza del loro cuore e la gentilezza delle loro mani. Nel massaggio ci si sente accolti e protetti,… come nella pancia della mamma!
Ecco perché affermo che “massaggiare” appartiene alla donna, perché è un gesto, una forma di comunicazione, che esprime un’energia femminile che appartiene all’essere madre che è in lei; è soprattutto la donna quindi può che attingere a questa sua indole naturale trasformandola in una risorsa.
“Il massaggio è un’arte sottile, non si tratta soltanto di abilità, ma piuttosto d’amore. Dapprima impari la tecnica ed in seguito la dimentichi. Quando conosci profondamente il massaggio, il novanta per cento del lavoro si fa attraverso l’amore, il dieci per cento attraverso la tecnica. Basta il contatto d’amore perché il corpo si rilassi“ Osho
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Terapeuti dal terapista
'Ci sono sempre uomini e donne con il cuore spalancato, ma non dimentichiamo che anche loro, spesso, agiscono spinti dal senso di colpa e dal bisogno, perlopiù inconscio, d' essere riconosciuti e amati'.
(Fonte Alleanza di Anne Givaudan).
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