Maria Scapaticci

Top Founder Senior

Il cappello di fiori

2018-07-23 08:41:57

Due volte all’anno per il mio lavoro con Forever, partecipo al “Mercato dei fiori e sapori” sul Naviglio grande a Milano con il mio banchetto di benessere. Come potevo pensare di confondermi in un vociante e pittoresco campionario di bancarelle senza un piccolo segno distintivo? Detto, fatto. Mi sono costruita un cappello di fiori. Al mercato vedono solo me! Prendete un cappello di paglia, io ne avevo uno vecchio e scolorito, con ago e filo cominciate a ricoprire il nastro con rami di edera e di erica, quando sarà ben folto arricchite con fiori di ortensia, il gioco è fatto!

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Maria Scapaticci

Top Founder Senior

“ quando non puoi battere il nemico sul campo, invitalo a cena “

2018-07-22 17:16:23

Mi sono sposata a vent’anni e mia madre ha dovuto firmare per me perché allora la maggiore età scattava a 21 e c’era bisogno il consenso genitoriale! Oggi sembra fantascienza. Una roba dell’altro mondo. Quando penso alla mia vita di moglie e madre di tre figlie, mi sembra di non avere caratteristiche: l’esistenza normale di una famiglia con i suoi ruoli. Io assolvevo i miei, senza particolare spicco su niente. Eppure è sconcertante come, senza motivo apparente, ogni tanto mi arrivino in mente dei flashes nei quali mi vedo fare le cose più disparate: è un lungo know how maturato senza studio man mano che vivevo la vita: cose imparate, cose inventate, soluzioni improvvisate, esperimenti di fantasia che hanno funzionato. Ho aggiustato cose rotte, riparato guasti, rinfrescato vecchiumi, cucinato senza ricette, arredato, accostato con successo colori improbabili, salvato animali, cucito strappi (anche metaforici), abbattuto ostacoli e imparato la diplomazia: “ quando non puoi battere il nemico sul campo, invitalo a cena “. E quindi, se è vero che di preciso non so fare niente che mi connoti con l’etichetta di un mestiere, è anche vero che so fare tutto. E ogni giorno, se volete, vi racconto come.

Maria Scapaticci

Top Founder Senior

Il benessere

2018-07-19 08:50:26

Parlo sempre di benessere: intendo sì la cura di noi stessi con alimentazione e movimento, ma mi riferisco anche a qualcosa di più profondo. Noi siamo figli della natura: ogni cosa intorno a noi è viva, vive una vita diversa con finalità diverse. Anche i sassi su cui sediamo ci offrono qualcosa. Ogni volta che andate fuori città mescolate le vostre cellule alle cellule della natura: sentite in voi l'aria, l'acqua, la linfa, la gemma che spunta, il frutto che matura, la foglia che cade, il rinnovarsi, il rinascere, la matrice comune che avvicina il nostro corpo alla pietra rocciosa dei monti, al legno profumato dei boschi, al sale e alla schiuma del mare, al vapore inconsistente delle nuvole. Riconoscere la natura in se stessi, sentirsi foglia e fiore e sasso, scorrere con l'acqua perché si è acqua, vibrare con l'aria perché si è aria, è sentirsi parte di un tutto, è rispetto per il nostro corpo e pace per la nostra mente. Il benessere, la cura di noi, parte da qui.

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