Vecchi ricordi e antichi mestieri: il lampionaio. Aveva il compito di accendere e spegnere, ad orari prestabiliti, i lampioni ad olio o a gas delle vie e delle pubbliche piazze. Appena calava il sole, scala in spalla o muniti di un’asta con del materiale infiammabile sulla punta, passavano ad accendere tutti i lampioni. All’alba rifacevano il giro per spegnerli con un’altra asta munita all’estremità di un oggetto di lamiera simile ad un imbuto rovesciato. La figura del lampionaio, con la graduale diffusione dell’energia elettrica, è andata progressivamente in declino e con la fine della II Guerra Mondiale è andata definitivamente in pensione.
Vecchi ricordi e antichi mestieri: il raccoglitore di birilli. Quando facciamo una partita di bowling, ci sembra normale ed automatico che i birilli colpiti si riposizionino in breve tempo. Diversi anni fa, tuttavia, così non era ed era necessaria una figura che facesse tale operazione in modo manuale. Il primo raccoglitore automatico di birilli risale al 1946. Prima a recuperare quelli caduti e rimetterli in fondo alla pista erano i ‘pin's boy’, ragazzi, in genere adolescenti, che si occupavano anche di restituire le palle ai giocatori.
Era un lavoro sottopagato, prettamente serale, e piuttosto faticoso.
Vecchi ricordi e antichi mestieri: il tagliatore del ghiaccio. Prima dell'avvento delle moderne tecniche di refrigerazione e dei frigoriferi, i tagliatori di ghiaccio tagliavano, con delle apposite seghe, grossi blocchi di ghiaccio per rivenderli a chi li richiedesse. Si trattava di un’attività rischiosa, alla luce della precarietà del ghiaccio, degli strumenti utilizzati e del peso del carico finale. Un compito, però, essenziale alla luce dell’esigenza, a livello domestico, di mantenere il cibo al fresco.