Marco Boscarato

Cucina, cibo, storie. Poesia!

Marco Boscarato

Cucina, cibo, storie. Poesia!

Un'esperienza... Magnifica!

2021-04-18 20:40:05

Il racconto della partecipazione a un workshop, nell'estate 2020, che mi ha regalato davvero tantissimo

Magnifico e la struttura che connette


“Quale struttura connette il granchio con l'aragosta, l'orchidea con la primula e tutti e quattro con me? E me con voi? E tutti e sei noi con l'ameba da una parte e con lo schizofrenico dall'altra?” (Gregory Bateson)


“L’anima dell’uomo è il segreto del mondo: per essa l’incontro del cielo con la terra diviene evento di volontà e di coscienza.” (Massimo Scaligero)



Magnifico: che rende grande, che porta a grandezza. Magnifico, da Magnus, grande, e –ific , morfema derivante dalla radice latina facere, fare, rendere: portare a compimento.

Magnifico è chi vede, riconosce e porta a realizzazione la propria grandezza. Possiamo raccontarcelo tutti i giorni. Ma vederlo? Come è possibile riconoscere la magnificenza tra le pieghe del quotidiano?
Vi racconto la mia esperienza e di come ho avuto occasione di sperimentare questo, nell’ambito di un workshop che porta lo stesso nome, la scorsa estate.

Magnifico 2020

Estate 2020, tempo di Covid.
Tempo di ostacoli, di difficoltà, ma anche tempo di cambiamento. Diventa fondamentale cogliere l’aspetto costruttivo, riconoscersi capaci di restare in armonia con ciò che cambia. Non rimanere indietro, non andare avanti. Lì. “Con quello che c’è”, come direbbero nel teatro.
Alessia da qualche anno frequenta Spazio Farma, una struttura che propone occasioni di espressione teatrale, corsi, incontri, a Mestre. Tra i conduttori di Spazio Farma c’è Carola Minincleri Colussi, che da qualche anno propone l’evento denominato “Magnifico”: un workshop residenziale estivo di formazione e crescita personale, della durata di 3 giorni, ospitati in un casolare isolato nella campagna emiliana.
È fine estate, i tempi di cambiamento ci invitano ad esplorare nuove vie e possibilità: cosa vogliamo fare noi, in questo tempo strano? Dove vogliamo veramente andare? Dopo una estate vissuta a pieno ritmo avevamo già programmato qualche settimana di pausa, per darci il tempo di programmare bene la stagione autunnale. È un anno nel quale è importante annusare il cambiamento e cogliere le buone occasioni. C’è Magnifico, ai primi di settembre, quando Casa la Buona Stella è già previsto sia chiusa. Si va a Magnifico.

Mi getto in una nuova avventura,

con un po’ di timore ma anche con molta fiducia, assieme a persone quasi mai viste, in un luogo ignoto. Apro i sensi al mistero di quello che potrà e dovrà succedere.
E succede. Magnifico mi sorprende, rende grande il tempo che ho scelto di dedicargli. Carola è davvero brava! Sa ascoltare, accogliere, intuire e poi sa suggerire. Sa accompagnare.
Si lavora con il corpo, il nostro strumento, utilizzando tecniche del teatro ma non solo; un corpo che è sempre presente ma del quale si impara a prescindere: il corpo che agiamo sembra sempre essere di là da venire, ogni volta è una scoperta, ogni volta quello che crediamo di essere non è. E si realizza solo se non pensiamo di essere, ma semplicemente siamo.


Dire questo è in qualche modo semplice, possiamo tutti intuirlo, ma farlo è ben altro: è questa la mia grande scoperta.

E’ stata una bellissima esperienza. Abbiamo riempito le ore dei giorni con attività in natura, di sentimento del corpo, di ascolto dei sensi; riconoscendo nel sensibile quello che il sensibile nasconde; riconoscendo tutta la complessità del mondo emozionale dietro a un gesto apparentemente banale, come cadere a terra; riconoscendo l’urto dello Spirito all’interno di momenti apparentemente banali, ma invece unici, inattesi, speciali ed esplosivi.

Riconoscendo, ancora, l’incanto dell’essere che vibra in ogni istante, in ogni momento: tra le foglie di una quercia, in una musica … riconoscendo, per dirla in altri termini, nell’anima e sulla pelle la “struttura che connette”.

La struttura che connette

Questo credo sia la chiave di lettura, quella che riesco a darmi di quanto è accaduto: cogliendo la struttura che connette, quella struttura evocata da Gregory Bateson, il grande scienziato e filosofo americano, come il luogo della “mente”, la forma dell’essere che accoglie il testo e il contesto insieme.
Nella struttura che connette la percezione di non essere separati è viva e reale, non è un concetto astratto. Gli altri, le cose che ci circondano siamo noi. E noi non siamo lo spazio rinchiuso che pensiamo di essere, uno spazio paradossalmente “pieno di mondo”. Una volta che si intuisce questo, la Bellezza si percepisce dentro di sé. E si cammina, nella Bellezza.
Insomma, Magnifico mi ha sorpreso. Mi ha letteralmente gettato a terra, ad annusare la polvere di cui è impastata la sostanza corporea che indosso, la stessa polvere che riconoscevo sotto le scarpe, nelle mani, nell’aria vibrante sopra allo scorrere incessante del fiume Santerno, inarrestabile e inarrestato. Come lo scorrere dell’essere in noi, grandezza, Magnifico, noi che siamo un niente connesso a un tutto e quindi parte di esso: “ciò che è in alto come ciò che è in basso”. La pace è perfetta proprio nel turbinio del mutamento.

 Grazie al luogo veramente incantevole (chiamato Baba Jaga, come una casa delle streghe, sulle colline romagnole), grazie ai miei splendidi compagni di avventura (Innocenzo, Dario, Marco, Otto, Seba, Toljia)  e certamente a Carola; e a Lisa, Magnifca fotografa.
Tre giorni di vita vissuta a gomito, di esperienza in strettissima vicinanza d’Anima. E’ una esperienza che mi ha dato davvero molto, e che consiglio a chiunque!

Le fotografie che vedete sono realizzate da Lisa Bifulco, fotografa ufficiale di Magnifico, il progetto di Carola Minincleri Colussi.


Infine una poesia, dedicata al fiume Santerno, nel quale ci siamo tuffati, come alberi le loro radici, per rinascere nuovi e decidere di rinascere nuovi, ogni giorno.

by Marco Boscarato