Mara Vidali

Founder Starter

06/01/2023, 15:36

Ne ho parlato la scorsa estate ed eccoci arrivati.

Mentre molti prodotti tipici vengono messi al bando perché considerati insicuri, la stessa Unione europa ha autorizzato l'immissione sul mercato di Acheta domesticus (il grillo domestico) in farina, congelato o essiccato, come nuovo ingrediente per l'uomo.

La nuova norma è inserita nel Regolamento di esecuzione Ue 2023/5 della Commissione del 3 gennaio 2023 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale comunitaria.

La denominazione del nuovo alimento figurante sull'etichetta dei prodotti alimentari che lo contengono sarà “polvere parzialmente sgrassata di Acheta domesticus (grillo domestico)”.

L'etichetta dei prodotti alimentari contenenti polvere parzialmente sgrassata di Acheta domesticus (grillo domestico) indica che tale ingrediente può provocare reazioni allergiche nei consumatori con allergie note ai crostacei e ai prodotti a base di crostacei, ai molluschi e ai prodotti a base di molluschi e agli acari della polvere.

Prestate dunque sempre la massima attenzione nella lettura dell'elenco degli ingredienti!

(c) Dott. Stefano Manera

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Mara Vidali

Founder Starter

04/01/2023, 14:18

Legge del Karma e Neuroplasticità.

Ogni volta che REAGIAMO a qualcosa nella vita creiamo un seme (bīja) biochimico (assetto ormonale) che si deposita nelle fibre biologiche. Un insieme di bīja costituisce una predisposizione (saṃskāra), che in quanto tale potrebbe rimanere inattiva (Mappa Neuronale), ma se la potenziamo con l'abitudine essa si trasforma in un'impressione stabile (vāsanā, Assetto Neuroproattivo) che produce karma. Il rapporto che intercorre tra essi potrebbe essere il seguente: i bīja sono ciò di cui è composta un'impressione (per esempio l'argilla di un mattone o la rabbia che sorge rispetto ad un "no" ricevuto dalla vita); i saṁskāra sono più bīja assieme (ergo un mattone, quindi una certa inclinazione alla rabbia quando si presenta un "no"); le vāsanā sono una risposta automatica, ovvero l'organizzazione di più saṁskāra assieme (delle vere e proprie risposte automatiche, dei cliché, delle dinamiche, che non vengono disinnescate all'inizio quando sorgono come saṁskāra, ovvero mattoni organizzati in un muro); l'insieme di più automatismi creano il percorso karmico che conducono una persona nel ciclo delle rinascite (saṁsāra, o la casa in cui l'ego abita).

Le impressioni (saṃskāra) se rimangono inerti sono dette mṛta, se si attivano a fasi alterne si chiamano elastiche (dṛha) e se sono stabili e profonde vengono chiamate bhāvana. In tale ottica soprattutto le profonde (anche sinonimo di vāsanā) creano il tessuto per il famoso karma. Il termine letteralmente significa: azione, agire, e con esso si intende il frutto di ciò che compiamo (dalla radice kṛ-agire). Di karma ne esistono quattro tipi: sañcita, prārabdha, kṛyamana e āgāmi. Il primo è stato depositato nelle precedenti incarnazioni ma non lo sconteremo in questa vita, il secondo anch'esso proveniente dal passato è già un conto da pagare in atto, il terzo viene seminato e pagato durante l'esistenza in corso, il quarto lo creiamo oggi per pagarlo nella prossima reincarnazione. Si evince così che il karma non è un monolite, un qualcosa di non modificabile, non corrisponde al concetto di destino della tradizione Greca. Il karma, o meglio la legge che ad esso sottende, è composto dalle nostre intenzioni (kalpa), sono queste che ci predispongono verso un futuro roseo o nuvoloso. La neuroplasticità, ovvero la scienza che studia le modificazioni del cervello in base all'agire, ha confermato la visione indiana appena esposta. 🙏

Mara Vidali

Founder Starter

31/12/2022, 17:24
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