Manuela Salotti

“L’affascinato” In questa giornata di pioggia uggiosa scriverò un racconto ricevuto direttamente dalla Puglia, da un mio carissimo amico che parlando di magia e credenze popolari mi ha, con mio grande piacere, parlato della propria esperienza personale e di sua nonna che sapeva togliere il malocchio dalle persone “affascinate”. Premetto che anche da noi in Toscana il Maldocchio è ben conosciuto e pure mia nonna sapeva riconoscere se una persona ne era affetta e ricorreva ad una ciotola di porcellana bianca riempita di acqua dove versava gocce di olio e segnando più volte la persona con delle croci e recitando preghiere riusciva a mandarlo via. La sua storia però mi ha colpita in quanto il termine “affascinato” giungeva nuovo alle mie orecchie. L’amico pugliese mi ha detto che soprattutto nella sua infanzia è stato colpito “dall’affascino” lanciato volontariamente oppure no da persone che gli rivolgevano complimenti, lusinghe o sguardi dall’apparenza innocui, ma che in realtà nutrivano invidie e maldicenze verso di lui. Iniziava così a sbadigliare continuamente, avvertiva forte sonnolenza e non riusciva ad interrompere gli sbadigli. Sua nonna accorreva in suo aiuto avvicinandosi e segnandogli la fronte svariate volte, dopodiché iniziava a recitare nenie e preghiere sottovoce finché non iniziava lei stessa a sbadigliare. Questo era il segnale che ” l’affascino” se ne era andato via dalla persona, finiva poi le sue misteriose preghiere e tutto ritornava tranquillo. Non gli ha mai svelato i segreti celati in questo antica e tramandata conoscenza popolare, diceva la nonna che sono alle nipoti femmine l’avrebbe rivelata, ma ahimè la sua scomparsa ha portato via con sé questa arcana tradizione e nessuno della famiglia sa più eseguire la rimozione dalle persone “affascinate” e tutto ciò rimane solo nella memoria dei suoi cari, che possono raccontare di lei cercando di non far sparire per sempre questo prezioso patrimonio. Grazie T. Un abbraccio, Manuela 🖤🖤

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Manuela Salotti

" Apri i miei occhi, donami la visione, che lo strumento compia la sua missione". Incanto da recitare per tre volte prima di compiere una qualsiasi divinazione. Tratto dal libro: " il manuale della strega" di Selene Silverwins

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Manuela Salotti

Alcuni usi magici delle erbe facilmente raggiungibili: Rosmarino= guarigione, amore, purificazione, forza, cura dello stress, memoria e lucidità mentale. Timo= facoltà psichiche, purificazione, guarigione. Lavanda: Felicità, amore, protezione, rilassamento, sonno, bellezza, purificazione. Artemisia: Divinazione, visioni, intuito, purificazione, protezione. Cannella: prosperità, soldi, passione, protezione e purificazione. Usate come incensi, nei sacchettini, bruciate su carboncini, come infusi o quelle commestibili poste nei piatti con un incanto per raggiungere lo scopo desiderato. Un abbraccio, 🖤💜

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