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A NOI CHE PIACCIONO I VINI BUONI

2022-01-18 15:28:34

AZIENDA AGRICOLA L'GARBIN - VITICULTURA EROICA A CHIOMONTE

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LA STORIA DEL VINO

2022-01-03 11:07:50

ENOTRIA TELLUS, GLI ANTICHI GRECI HANNO VALORIZZATO I PIU' GRANDI ROSSI DEL SUD ITALIA. L'introduzione del vino nel nostro paese si deve a due popoli principalmente, i Fenici e i Greci, anche se probabilmente si possono rintracciare alcune piccole e rare produzioni locali. Comunque questi furono i due popoli che fecero del vino uno dei più importanti prodotti e commerci della nostra Penisola. I Fenici dapprima importandolo soltanto e per la maggior parte in Sardegna e Sicilia, i Greci invece introducendo nuove varietà, addomesticandole e realizzando le prime vere sperimentazioni, anche se rustiche ed arcaiche, sulle uve.

I Greci risulteranno quindi fondamentali nella storia vinicola italiana, in particolare quella meridionale che vede molte delle uve oggi vinificate essere state introdotte proprio nell'epoca della colonizzazione ellenica datata attorno al VII secolo a.C.

Probabilmente il primo porto d'approdo che coinvolse il traffico di vino e di uve con questo popolo fu in Calabria, e successivamente in Campania ed in Sicilia, anche se le due prime regioni si contendono questo “primato”. I Greci cominciarono non solo a sviluppare la viticoltura e la vinificazione nei loro territori, ma contribuirono anche alla sua diffusione nelle altre aree, piantando in questo modo i semi i cui frutti saranno poi raccolti dai Romani e diffusi in tutta Europa per un prodotto che diventerà da subito e per tutti i secoli avvenire uno dei principali per tutti i popoli europei.

Molte delle uve che vengono vinificate ancora oggi sono state introdotte durante la colonizzazione ellenica intorno al VII secolo A.C. a partire dalla costa ionica della Calabria iniziando da Sybaris e Thurii, Croton, Scylletium e Psycròn, fino a Locri e Rhegion diffondendo il Kalos Pedos (bel piede), Il Gaglioppo proprio nella zona di Cirò Marina (Psycròn), a nord di Crotone, che era chiamata anche Cremissa. E il vino di Cremissa, chiamato Krimisa, era il premio per i vincitori delle Olimpiadi, privilegio non da poco per il tempo. Sì, esatto, gli antichi avevano rinominato questa zona Enotria: la terra del vino. Il Gaglioppo sembra essere nato qui, a ridosso del mare Ionico, sulle colline di Cremissa ai tempi dello splendore della Magna Grecia, quando la vicina Sibari era una delle capitali mondiali del vino, tanto che erano in funzione dei veri e propri vinodotti per portare il vino fino al porto della città, dove veniva poi spedito in tutto il Mediterraneo.

Sempre in Calabria, però sulla costa Tirrenica, sembra che gli antichi Greci abbiano introdotto il Magliocco (caratteristica forma a maglio, cioè a pugno serrato), in questa zona fortemente vocata alla viticoltura e dove avevano fondato le città di Terina e di Lamezia.

In Sicilia le origini del Nerello Mascalese possono essere fatte risalire al VII secolo a.C. con la colonizzazione greca delle coste del messinese e di quelle calabre. In un primo momento, con la fondazione di Naxos nel 734, di Zancle nel 730 e di Catania nel 728, i Greci diffusero il culto di Dioniso e iniziarono la coltivazione del vitigno. La produzione del vino, successivamente, si estese nel catanese e nel messinese fino alle pendici dell’Etna. Si produssero, in quest’area, i famosi mamertini tanto apprezzati dai tiranni siracusani e in seguito dai Romani, soprattutto da Cesare. Quest’ultimo, infatti, amava festeggiare le sue vittorie galliche con i ricercati Tauromenitanum e Mamertinum. Altrettanto rinomati erano il Catiniensis e l’Adrumenitanum, sempre provenienti dalla zona del vulcano.

Sul parte meridionale della Sicilia, battuta da sempre dai Fenici, dove avevano fondato Siracusa, gli antichi Greci avevano monopolizzato ampiamente la costa da Siracusa a Selinunte, trovando vitigni introdotti dai Fenici e sviluppando in modo decisivo la coltura della vite del Nero d’Avola, poi in seguito piantato in tutta la Sicilia. L’opera di colonizzazione da parte degli Antichi Greci è stata molto importante anche per l’introduzione di vitigni presenti in Puglia come il Negro Amaro e il Primitivo. Città da loro fondate come Callipolis e Tarentum, e Brentesion (Brindisi) da loro colonizzata.

Anche Heraclea e Metapontum, sulla costa Ionica, videro il nascere del vitigno Aglianico, Ellenico sembrerebbe la derivazione del nome, forse il più importante vitigno del Sud-Italia. Però è più facile che la prolificazione dell'Aglianico sia partita da Posidonia (Paestum), fondata dai Greci verso la metà del VII secolo a.C.

In Antichità l’Italia era chiamata “Enotria tellus”, la “terra del vino”, a causa del sole mediterraneo e delle correnti d’aria montane che favorivano la crescita delle viti. E’ la bella storia dei vini dell'estremo Sud ed è la “storia dei vini sotto il 40° parallelo” mediterraneo e delle correnti d’aria montane che favorivano la crescita delle viti. E’ la bella storia dei vini dell'estremo Sud ed è la “storia dei vini sotto i

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UNA GIORNATA INASPETTATA

2021-12-09 20:30:19

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