luigi not

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COME VENDERE LA TUA CASA IN POCHI PICCOLI CONSIGLI....

2018-06-18 16:50:19

La parola italiana “casa”, che utilizziamo comunemente, deriva da quella più umile, latina, “capanna”, che indica un luogo coperto e dalle dimensioni contenute in grado di dare riparo. Nel tempo però, questa parola, così semplice e famigliare, ha acquisito molteplici significati, non limitati solo alla casa quale, “abitazione”, ma piuttosto alla nostra sfera emozionale più intima e profonda. La casa, infatti, rappresenta uno dei nostri bisogni più ancestrali. Fin dalla sua comparsa sulla terra, l’uomo, ha avuto bisogno di un luogo dove custodire e proteggere i suoi beni più preziosi: la propria vita e quella dei suoi affetti più cari. Nonostante da allora siano passati milioni di anni, ancora oggi, la scelta di una casa, sia essa in vendita o in affitto, tocca le nostre corde più profonde. Al di là di costi e dimensioni, sceglieremo la nostra abitazione principalmente da quello che ci suggeriranno il nostro istinto e le nostre emozioni. Se queste emozioni diranno alla nostra parte razionale che quella che stiamo visitando corrisponde alle nostre aspettative di serenità, benessere e protezione, ecco che il nostro cervello farà il passo successivo. Valuterà con attenzione, tutti gli aspetti pratici, il costo, l’eventuale necessità di una ristrutturazione, la sua posizione, ecc., ma sarà stato il “cuore” a dare il via a tutto il processo decisionale. Queste considerazioni ci portano a riflettere sullo stato degli immobili che spesso vengono presentati sul mercato immobiliare. L’essere umano è naturalmente attratto dalla bellezza e dall’armonia, che non di rado corrispondono a ordine, pulizia e spazi luminosi. Frequentemente, invece, le case che vengono messe in vendita o in affitto, risultano confuse, piene di oggetti e buie. In questo modo, quante possibilità hanno di raggiungere efficacemente il potenziale compratore? In un mercato immobiliare come il nostro, in cui l’offerta è davvero ampia, rischiano di rimanere a lungo invendute e di subire nel tempo un deprezzamento che sembra essere l’unico strumento a disposizione del venditore, per renderle più appetibili. Conoscendo, invece, i meccanismi decisionali, che caratterizzano il nostro comportamento e che abbiamo in parte descritto, capiamo che presentare al meglio i nostri immobili, può trasformarsi in una vera e propria risorsa capace di darci molte soddisfazioni. Oggi, le strategie dì marketing immobiliare più evolute, sono in grado di proporre degli strumenti realmente efficaci, per presentare gli immobili in vendita o in affitto al meglio, rivelando tutto il loro potenziale attraverso le emozioni. Fra queste, senz’altro spicca L’ Home Staging, tecnica ormai consolidata in America e giunta da noi, negli ultimi anni. L’ Home Staging, attraverso interventi specifici per ogni immobile, a cura di professionisti del settore, riesce a migliorarne la presentazione a tal punto da risvegliare tutte quelle emozioni positive che ci portano a valutarne istintivamente l’acquisto. Perché, in fin dei conti, al di là dei metri quadri, quello che cerchiamo è semplicemente “casa”, quella parola così semplice che descrive il luogo più amato, quello in cui custodiamo le nostre emozioni ed i nostri sentimenti più profondi.

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COME FOTOGRAFARE LA TUA CASA IN VENDITA PER SUSCITARE L'INTERESSE DEL COMPRATORE....

2018-06-18 16:46:58

Gli annunci immobiliari devono essere accompagnati da fotografie capaci di trasmettere la personalità e l'anima che ogni immobile possiede, vi forniamo alcuni consigli utili su come realizzare le immagini perfette e su come utilizzarle per catturare l'interesse del potenziale compratore. Spesso negli annunci di case in vendita o locazione la confusione regna sovrana. Le informazioni che vengono proposte agli utenti sono molto spesso confuse e coadiuvate da immagini scadenti, proposte senza cura e senza alcuna attenzione. Il prodotto casa viene raramente pubblicizzato al meglio delle sue potenzialità e questo pone il futuro acquirente nella condizione di dover faticosamente cercare di immaginarsi i suoi punti di forza che spesso comunque, non è in grado di cogliere. Ogni casa, invece, possiede un’anima, una storia, una sua particolare personalità. Su di lei si possono cogliere mille sfaccettature e sensazioni, sentirne l’atmosfera e il calore. Ed è proprio grazie all’intervento di un home stager professionista che la casa viene preparata per il mercato immobiliare e ne vengono esaltati i suoi punti di forza, facendo emergere tutte quelle emozioni che può trasmettere, non essendo solo un insieme di vani e metri quadri. Ma come si può comunicare tutto questo al di fuori delle mura della casa? Come possiamo invitare l’acquirente ideale a visitarla di persona? Come possiamo suscitare in lui l’interesse e la curiosità? Attraverso un grande strumento di comunicazione che è la fotografia, che ha il compito di immortalare le emozioni che vivono in una casa e di regalarle agli occhi di chi guarda. Eh si, è proprio così: la fotografia ci fa provare sensazioni, emozioni attraverso la sua potenza e la sua bellezza, fatta di tecnica, regole, impostazioni. Un gioco di luci, ombre, contrasti e colori, uniti perfettamente in ogni singolo scatto, costruito, studiato, pensato in ogni dettaglio. Immagini curate trasmettono serenità, equilibrio, armonia, stabilità. La luce che esce da una foto diventa lo strumento per entrare nell’anima delle persone e le singole inquadrature ed il “report fotografico” si pongono coma guida per chi vuole sentirsi già in casa, visitandola virtualmente, immaginandosela con chiarezza già dalle immagini proposte sul web. Perché un’immagine non è composta solo da dati tecnici ma è un invito ad entrare nella nostra nuova casa, ad esserci, a viverne spazi ed emozioni. trucchi per fotografare interni Per ottenere una buona fotografia d’interni serve dotarsi di attrezzature specifiche, a patire da una macchina fotografica reflex o mirorless con un obiettivo grand’angolare (10/20 mm) ed uno adatto alla fotografia del dettaglio (50-80 mm con un’ampia apertura del diaframma). Servono anche un buon cavalletto, la bolla e per concludere un ottimo programma di post produzione (come lightroom o photoshop) per elaborare e correggere le fotografie dopo lo scatto originale. Inquadrature dalle linee diritte, angolature che rendano correttamente l’idea degli spazi, equilibrio dell’esposizione tra gli interni e gli esterni, il tutto per avere un’immagine armoniosa che catturi l’attenzione e l’emozione del cliente. Ma ancor prima dello scatto, è importante preparare la casa, partendo dalle piccole cose: tapparelle sempre alzate, luci accese, ambienti ordinati e “spersonalizzati”, cioè privi di qualsiasi effetto personale dell’eventuale proprietario. Un lavoro che deve essere fatto in sinergia e collaborazione tra proprietario, home stager, fotografo e agente immobiliare, affinché il risultato sia ottimale e il prodotto casa venga posto sul mercato nella sua veste migliore, così da ottenere una vendita rapida ed alle migliori condizioni.

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Fine del quantitative easing, quali saranno gli effetti sui mutui?

2018-06-18 08:53:58

La Bce non tocca i tassi di interesse, almeno fino a settembre. In compenso annuncia che il quantitative easing, ovvero l’acquisto di titoli di Stato da parte dell’istituto di Francoforte, sta per terminare. Ma quali saranno gli effetti sui mutui concessi alle famiglie italiane? Mario Draghi ha annunciato che l’ammontare mensile di acquisti da parte della Bce resterà invariato a 30 miliardi di euro fino a settembre, si dimezzerà fino a dicembre e poi, con l’anno nuovo, cesserà del tutto. Il che significa che il mezzo che il governatore della Banca Centrale Europea ha usato durante tutti gli anni del suo mandato per immettere liquidità nelle banche dell’Unione, sta per essere mandato in pensione. Ciò comunque non avverrà in maniera brusca: anche dal 2020, ha assicurato Draghi, la Bce continuerà ad investire nelle banche, continuando a garantire loro la liquidità necessaria, seppure attraverso altri strumenti di ben diversa entità. Questo, in sintesi, il senso di quanto annunciato dalla Banca Centrale Europea dopo la riunione di giovedì 14 giugno. Quali saranno, quindi, le conseguenze? Da un lato, le banche avranno, con l’anno nuovo, minore liquidità, quindi potrebbero non essere poi così disposte a concedere prestiti, finanziamenti e mutui: c’è da aspettarsi che verranno introdotti diversi e più stringenti criteri per accedere a questi strumenti. In secondo luogo, tuttavia, “le parole di Draghi consentono di ricreare un clima più disteso dopo le recenti turbolenze”, commenta Antonio Cesarano Chief Global Strategist, Intermonte SIM. In questo contesto nelle prossime settimane lo spread potrebbe spingersi in area 180pb, con Btp decennale che potrebbe almeno tornare in area 2,50%”. In presenza, perciò di un calo dello spread, si mitigherebbero le conseguenze negative che quest’ultimo avrebbe, aumentando, sull’erogazione di nuovi mutui e prestiti. Tassi di interesse invariati Resta poi, infine, il dato più importante, e cioè il fatto che i tassi di interesse, per ancora lungo tempo, resteranno invariati: gli analisti non si attendono aumenti fino all’estate 2019, e anche in quel caso saranno tutt’altro che bruschi. Quindi, fino ad allora, chi pensava di stipulare un nuovo mutuo può farlo con la tranquillità – salvo eventi imprevisti come quelli avvenuti alla fine del mese scorso - che il costo della nuova stipula resterà sui minimi storici, o vicino. “Il Presidente della Bce Mario Draghi – riassume Renato Landoni, Presidente Kìron Partner SpA - ha rassicurato sul fatto che quanto fino ad oggi investito dalla Bce (dal 2015 si è immessa liquidità per 60mld al mese), verrà, a scadenza, reimmesso sul mercato. I segnali di voler mantenere ai minimi i tassi di riferimento, da parte della Bce, sono quindi chiari e tangibili, al punto che l’Euribor è rimasto a -0,32% anche dopo l’intervento di Draghi. Questo – prosegue Landoni - comporterà pertanto un mantenimento dell’offerta bancaria agli attuali livelli, storicamente molto bassi, almeno fino alla prima metà del 2019. Per il mercato dei mutui in generale traspare, quindi, uno scenario di moderato ottimismo nel breve/medio periodo: continueranno a sostenere il mercato delle compravendite immobiliari”. Il tasso fisso è sempre il più conveniente In particolare è ancora conveniente il mutuo a tasso fisso, che ferma le condizioni del finanziamento ai parametri attuali, sui minimi storici. Più rischioso, invece, scegliere mutui a tasso variabile a scadenza superiore ai cinque anni: nei prossimi anni, infatti, l’aumento dei tassi potrebbe diventare consistente.

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