Lorenzo Ricciuti

Insegnante

Natale distopico (bozzetto)

2022-11-28 19:00:06

Ci guardavamo in faccia come se ognuno di noi fosse un pianeta distante, un pianeta muto. No, i nostri sguardi si sfioravano soltanto in un gelo, a volte s'incrociavano come lame. Muti, magari sibilando solo tra le labbra la stessa domanda: cosa accade... cosa accade... ma nessuno aveva il coraggio di parlare. A volte si chiacchierava quasi per dovere di inutilità: dei rincari, del calcio o dell'acquisto dell'auto nuova, di palestra e di come trattare il mal di schiena...ma tutti evitavano di accennare al groviglio di filo spinato che s'avvoltolava loro  in testa fino a farla dolere: cosa accade? Al bar, in autobus, in treno, durante la passeggiata domenicale in riviera. Stava arrivando il Natale...ma cos'è questo Natale? Una festa senza festeggiato? Una festa di inutili e sfavillanti acquisti elettronici? Proprio mentre... E nessuno osava rivolgere la domanda; se l'avesse fatto avrebbe incontrato solo gelo, ostilità. Altri evitavano accuratamente di pensare, tanto non serviva. E di fronte a chi avesse abbozzato un semplice "perché" si sarebbero voltati dall'altra parte, magari facendo finta di guardare l'orologio. [...]

Lorenzo Ricciuti

Insegnante

Quintessenza della musica.

2022-09-01 17:51:29

La musica è... aprire tutto. E' dar fiato e voce all'inesprimibile, è il linguaggio dei linguaggi. Come mi esprimo se le parole non bastano? Con il ritmo, la melodia, lo scorrere delle note nel reale e nell'irreale, percorrendo spazio tempo misure dimensioni. E se non so suonare? Viaggio nella musica fatta da altri e la rendo mia con le mie sensazioni. Oppure fischietto, tamburello, batto il tempo con un bastoncino mentre la mia mente va su colori sapori ed essenze troppo spesso inesprimibili. La musica è un mondo proiettato su tanti mondi, è un adulto ed un bambino che comunicano nell'infinitezza.

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Lorenzo Ricciuti

Insegnante

Mancato incontro

2022-09-01 17:02:25

Io ti cercavo, tu mi cercavi ma...non ci siamo mai incontrati. Una donna, un lavoro, una passione, una casa, un viaggio, magari un cane. La vita è fatta di incontri mancati: passioni inespresse, sentimenti taciuti, cose che volevamo fare e non abbiamo mai fatto. A volte tendiamo le mani verso qualcosa che ci sembra irraggiungibile e in realtà non lo è, ci blocchiamo da soli, ci tarpano le ali mille paure e ostacoli. Eppure era così naturale andare verso la vita. "Quante vite avrei voluto/ quante vite avrei vissuto..."  Ma non buttiamoci giù: magari in altre dimensioni queste realtà le abbiamo davvero realizzate appieno, oppure le realizzeremo un giorno. Chissà, abbiamo dimenticato gli insegnamenti che ci impartivano da bambini; uno diceva che la nostra identità non morirà mai.

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