Le scuse dell'EX possono liberarti dal senso di ingiustizia?

Quando una relazione finisce lascia sempre uno spazio di "non detto", di non espresso fino in fondo. E può capitare di sentirsi molto arrabbiati soprattutto quando abbiamo la sensazione che siamo stati trattati ingiustamente. E allora accade che dentro di noi sentiamo come il bisogno che l’altro ci chieda scusa.
Ci sentiamo come se non ci meritavamo il modo in cui siamo state trattate e le scuse ci sembrano ad un certo punto quasi necessarie.
Una specie di risarcimento per l’ingiustizia subita.
Si! Ingiustizia. Perché nonostante siamo state sempre compagne disponibili, gentili e piene di premure e attenzioni siamo state tradite, ingannate e lasciate lo stesso. Questo ci sembra ingiusto e  vorremmo che lui almeno ci chiedesse scusa.  
Ma la domanda è: le sue scuse ci possono davvero liberare dal senso di ingiustizia?
Ci aiuterebbero a trovare la pace? 
Bella domanda! 

La prima cosa che viene in mente è che potremo scoprirlo solo facendolo. 
Ma prima di farlo potresti provare a fare questo esercizio di visualizzazione. 

• Trova uno spazio silenzioso, prenditi un pò di tempo per te e mettiti comoda. Respira e prova a rilassarti. Comincia ad ascoltarti dentro per sentire quanto davvero sia importante per te chiedere delle scuse. Immaginati tutta la scena come se fosse già avvenuta. Riproducila nella tua mente come se fosse la scena di un film…fotogramma dopo fotogramma. Come vedi te stessa in quella scena? Ti senti a tuo agio? Ti piace quello che dici e quello che fai? Ti fa stare bene sentire l’altro che ti chiede scusa? Che sensazioni provi? 

Se tutto quello che vedi e che senti ti fa stare bene e ti da la sensazione di liberarti da un peso enorme… fallo! È un primo indizio.
A questo punto sei pronta per il secondo esercizio di… scrittura creativa. 

• Prendi carta e penna e scrivi una lettera a te stessa parlando di te e di come ti senti, del senso di ingiustizia, della rabbia e del bisogno di scuse. Liberamente scrivi ciò che ti suggerisce l’intuito, senza riflettere, senza rileggere, seguendo il flusso così come viene. Poi metti la lettera in un cassetto e non ci pensare più. Dopo qualche giorno la riprendi e la rileggi. Che cosa senti? Cosa ti trasmettono quelle parole? Che sensazioni ti suscitano dentro? Vederle scritte nero su bianco rafforza o indebolisce il tuo bisogno? Ti sembra che quello che c’è scritto è davvero quello che vuoi?

Se capisci che è quello che vuoi…fallo! È il secondo indizio. 
Servirà davvero? Non importa.
Il risultato finale non importa e lo scoprirai al momento giusto. Ciò che davvero conta è fare ciò che senti. 
Solo così potrai cominciare a riprendere contatto con te stessa. E questo contatto ti insegnerà ad amarti di più.