ALLA SCOPERTA DEL MONDO DEL KARATE.
KARATE-DO SANKA - LA CANZONE DEL KARATE
Sapevate che esiste una canzone dedicata al karate?
Scritta ed arrangiata da uno dei maestri più conosciuti sull'isola dove quest'arte marziale è nata, Okinawa, questa canzone ha il pregio di riuscire ad illustrare lo spirito tipico ed i valori del karate.
Shoshin Nagamine, l'autore di questa canzone, ha voluto infatti racchiudere tra le note musicali alcuni aspetti che contraddistinguono non solo l'arte marziale della mano vuota, ma anche i tratti culturali dell'arcipelago delle Ryukyu.
Ho realizzato questo video nel quale potete ascoltare la canzone che spero possa aiutarvi ad immergervi nello spirito tradizionale di questa cultura meravigliosa.
Inoltre ho pensato di tradurre in italiano il testo per consentirne una più facile comprensione anche per coloro che non comprendono il giapponese e l'inglese. Il testo giapponese è stato tradotto in lingua inglese da Jesse Enkamp, il "karate nerd" ed io mi sono impegnato ad tradurre a mia volta in italiano la sua traduzione.
Traduzione che potete trovare qui.
Eccovi la traduzione italiana:
Ah, belle isole di sole,
E il colore del mare,
L'orgoglioso spirito combattivo degli isolani
e la Spada della Giustizia a mani vuote.
Rinforza sia lo spirito che il corpo
Ah, questo è il Karate-do di Okinawa!
Oh, ma se un nemico ci attaccasse,
e il metodo della cortesia si rivelasse inutile,
se ci tagliasse la carne con la sua arma di ferro,
solo allora gli colpiremo le ossa.
Difendere l'anima, proteggere il corpo,
Questo è il Karate-do di Okinawa!
Oh! Fin dai mitici antenati del Giappone,
la campana della pace ha suonato continuamente ad Okinawa.
La via della cortesia e le cinque armi corporee del Karate insieme,
Pulisce il nostro cuore, raddrizza il nostro carattere,
Questo è il Karate-do di Okinawa!
Mi auguro che questa traduzione possa essere il più fedele possibile alla sua controparte inglese e ancor di più, all'originale intenzione espressa in giapponese dal maestro e fondatore della scuola Matsubayashi-ryu.
Possa questa canzone essere fonte di ispirazione per tutti i praticanti di karate che intendono praticare quest'arte marziale seguendone i valori tradizionali ed i tratti culturali caratteristici.
Se volete aiutarmi a condividere questo contenuto e renderlo disponibile a quante più persone possibili, vi lascio il link di collegamento al video pubblicato sul mio canale su YouTube.
Spero che questo contenuto vi sia piaciuto.
Vi ringrazio e auguro buona vita...
ALLA SCOPERTA DEL MONDO DEL KARATE.
Ecco una bella storiella giapponese che insegna una lezione importante.
La storia parla della leggenda di Hakugindo.
La storia ha inizio oltre 400 anni fa, prima dell'annessione di Okinawa al Giappone, quando faceva parte del Regno delle Ryukyu.
Questi eventi coinvolsero un pescatore delle Ryukyu ed un samurai giapponese.
Il samurai prestò dei soldi al povero pescatore, per comprare una barca e una volta tornato in Giappone si aspettava che il debito fosse saldato, al suo ritorno.
Le cose non andarono bene al pescatore e quando il guerriero samurai tornò, non c'erano soldi ad aspettarlo.
Con rabbia, il samurai, estrasse la spada per porre fine alla vita del pescatore, ma questo avvertì il guerriero:
"non alzare mai la spada con rabbia".
Confuso, il samurai, lasciò vivere il pescatore e lasciò le isole Ryukyu per ritornare in Giappone.
Giunto a casa, trovò un paio di sandali da uomo al di fuori dell'abitazione. Gli venne il sospetto che qualcuno avesse fatto visita a sua moglie, mentre era via e si arrabbiò.
Estrasse la spada ed entrò in casa pronto ad uccidere, quando, gli tornarono alla mente le parole del pescatore delle Ryukyu.
Abbassò la spada, e una una volta osservato per bene lo sconosciuto che era in casa sua, scoprì che era sua madre.
Ella, aveva indossato abiti da uomo per scoraggiare eventuali visitatori mentre suo figlio era via.
Un anno dopo durante il successivo viaggio nelle isole delle Ryukyu, il samurai fece visita al pescatore.
Quest'ultimo avendo avuto un anno di grande successo, era pronto a rimborsare il prestito.
Il samurai non voleva più soldi in quanto dava al pescatore il merito di aver salvato la vita a sua moglie e sua madre.
Il pescatore gli aveva insegnato a "non alzare mai la spada con rabbia".
Il pescatore insistette per restituire il prestito, ma il samurai si rifiutò di accettarlo.
Come compromesso, decisero di seppellire i soldi, insieme.
Li misero in una grotta e vi fecero costruire il Santuario di Hakugindo.
Sarebbe divenuto un posto dove pregare per la sicurezza degli abitanti del villaggio e delle vite dei pescatori.
La leggenda del Santuario Hakugindo insegna una lezione preziosa che il denaro non può comprare.
Per questo motivo anche oggi, le persone che visitano questo luogo, fanno offerte e pregano.
Immagine realizzata con CANVA.
ALLA SCOPERTA DEL MONDO DEL KARATE.