Marco Boscarato scrive

Parole che si fanno strada

Marco Boscarato scrive

Parole che si fanno strada

Volti del cammino - Jose Antonio Garcia Calvo

2021-07-26 14:33:01

Un incontro inaspettato durante il cammino, a Vercelli. E una incredibile storia da raccontare

I VOLTI DEL CAMMINO - ANTONIO GARCIA JOSE CALVO
“Hai mai avuto paura Jose?
No, mai. E di cosa dovrei averne?
La solitudine ad esempio. Non ti fa paura?
Non sono mai solo. Viaggio con Dio e con 15 compagni.”
Potete immaginare come mi sia sentito, dopo aver ricevuto questa risposta, seduto con José e ad altri compagni, nella parrocchia che ci aveva accolto quella sera a cena, a Vercelli.
José è un camminatore “di professione” di cui ho sentito poi parlare anche da altri. Lo sguardo brillante e sfuggente, i gesti guizzanti come le parole della sua lingua, lo spagnolo.
La storia che lui racconta della sua vita ti mette in ginocchio: unico sopravvissuto al naufragio di un peschereccio, appeso a legno esalvato per miracolo, la prospettiva di non riuscire più a camminare e un voto: che la Madonna del Carmelo gli avesse fatto tornare le gambe. Lui l’avrebbe raggiunta dovunque, a piedi.
E così ha fatto, contro tutte le previsioni mediche, partendo da Cadiz, dove abita (meglio… abitava) lungo le strade del mondo. Incontrando uomini e raccontando storie. Di orsi, briganti, di preti, di pioggia, di arcobaleni e di tante strade.
Sarà tutto stato vero quello che usciva dal racconto di José? Mah, non lo so. Anzi, lo dubito fortemente. Ma non importa. Era vero lui.
Occhi lucidi nel cammino, l’ho incontrato un pomeriggio del gennaio 2009 (durante il cammino tra Fidenza e la Val di Susa), abbiamo conversato, condiviso la stanza dove siamo stati accolti. L’ho rivisto al risveglio, che si preparava una sorta di caffè con polvere e acqua calda del rubinetto. Gli ho offerto la colazione al mattino e poi l’ho salutato, gettandomi nella nebbia delle risaie vercellesi.
Ne ho scritto un racconto anni fa, ecco un estratto: “Mentre scruto con lo sguardo la strada finora percorsa immagino di vederlo: la figura scomposta che esce dalla nebbia, il passo zoppicante ma vigoroso. L’andatura ondulatoria gli derivava da una caviglia spezzata e riaggiustata, come raccontava mostrando ogni volta le radiografie delle ossa incidentate. Ma José non è certo tipo da lasciarsi scoraggiare: una caviglia rotta è ben piccola cosa, se dietro alle spalle hai le mani di 15 uomini che ti spingono e dall’altra parte Maria del Carmelo, pronta ad accoglierti nelle sue.
Immagino ancora: Lei, dallo sguardo dolce, lo prenderà in braccio un giorno, interromperà questo cammino incessante, e lo trarrà definitivamente in salvo, togliendolo dal mare in tempesta in cui inizia questa strana storia”.
Il racconto si intitola “Passo oltre” ed è stato pubblicato assieme a quello di altri amici all’interno di una antologia a cura di Annalisa Bruni, Lucia de Michieli e Anna Toscano, dal titolo “Letteralmente: viaggiare”, pubblicata da TerraFerma edizioni nel 2011.
Lo sto riscrivendo in questi giorni: se hai piacere di riceverlo scrivilo su un commento qui, sotto all’articolo, te lo spedirò volentieri!
Se inoltre vorrai contribuire al cammino del mio libro con un ordine, te ne sarò oltremodo grato. I giorni passano e la meta si avvicina ma ancora c’è molta strada da fare: siamo a metà del percorso (quasi 100 ordini sull’obiettivo di 200, entro fine settembre, per arrivare in libreria).
Chi volesse ancora affiancarsi a me lungo questo percorso, lo faccia presto! Il tempo cammina pure lui, veloce…
Grazie!

by Marco Boscarato