Parole che si fanno strada
PAROLE per DARE VOCE - 1: DIGNITA'
La prima parola che ho raccolto nel mio viaggio è: dignità.
DIGNITA'
Cristina va avanti con coraggio. E dignità.
Inforca la sua bicicletta nel mattino e con un bellissimo sorriso mi accompagna nel primo tratto del viaggio. Pensava che partissi prima, con il gran caldo che c'è, ma sono riuscito a incamminarmi solo alle 9.40.
Sotto il sole, camminando, mi racconta un po': le scelte difficili, di rinuncia, fatte nel momento in cui per poter lavorare è stato necessario avere un permesso, pur non essendoci motivi validi per chiederlo.
Da qui la scelta di non lavorare, in tutte le situazioni nelle quali fosse stato necessario questo permesso, comprese le ore di insegnamento ai bambini, ore di relazioni ricche e piacevoli, ore solari e libere.
Una scelta di dignità.
"Cosa fare, se non con il nostro atteggiamento?"
Così dice Cristina.
"Habeas Corpus", mi viene in mente: il principio antichissimo della legislazione inglese che tutela l'inviolabilità personale, la libertà individuale, inattaccabile nei confronti dello stato o qualsiasi ente che voglia metterla in discussione.
Noi abbiamo un corpo, è il dono che abbiamo ricevuto ed è nostra responsabilità offrirlo alla vita: è con la concretezza del corpo che possiamo comunicare la nostra scelta di cittadini, in prima e in ultima istanza.
E possiamo anche "toglierlo dal mercato", nel momento in cui ne viene richiesta la disponibilità per la vendita.
La parola di Cristina per il futuro è: DIGNITA'
Per un mondo nel quale non ci sia vendita o svendita dei corpi, che non sono solo carne indossata ma strumento di libertà, per un mondo nel quale il diritto a disporre del proprio corpo per una vita che possiamo ritenere dignitosa sia garantito.
Con questa parola, che esce anche dal suo sguardo, sotto il sole a picco del 26 luglio, Cristina inforca nuovamente la bici e mi saluta.
I campi di grano da poco trebbiati ci guardano, guardano i nostri corpi, guardano la loro dignità.
PS prima di salutarci Cristina evoca un'altra bella parola, che l'aveva colpita qualche tempo fa: molcere. Con questo suono dolce, una parola che offre il senso della cura, con grazia. Porsi con dignità a volte impone scelte dure e difficili, la parola molcere è come una crema sulla pelle che si arrossa al sole, attenua la secchezza e la durezza, aiuta a proseguire il cammino. Sapendosi in una rete di relazioni, dolce.
Abbiamo bisogno anche di questo, per andare avanti. Con dignità.
DARE VOCE, in viaggio con le PAROLE
Gentili amici, riporterò qui, in questo blog, le parole che raccoglierò lungo il viaggio, con breve racconto che le contestualizzi. Userò i nomi di chi me le ha donate senza l'aggiunta di altri dati sensibili, per una forma di tutela della privacy. Non so se riuscirò a riportarle tutte qui nel blog, ma certamente tutte le conserverò per riprenderle e riferirne all'interno di un libro, a cui spero di poter lavorare a partire dal gennaio 2023, aggiungevi altri contributi sul tema della VOCE, e del DARE VOCE.