Giovanni Mergola

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Ecco gli oggetti che varranno una fortuna Oggi si portano a casa con poco più di 100 euro ma entro il 2030 varranno come dei «preziosi» Per aiutarvi nella scelta, Times Money, l’inserto economico del giornale londinese, ha chiesto a 5 esperti di Bargain Hunt e Flog It, due programmi della Bbc dedicati all’arte, di indicare le loro scommesse per il futuro. Ovvero, quegli oggetti acquistabili online e nei negozi tradizionali a meno di 100 sterline (circa 132 euro), ma destinati a un incremento significativo entro il 2030. Questi, comunque, i migliori oggetti «poca spesa tanta resa» dei prossimi decenni: 1) La borsa «I’M Not A Plastic Bag» di Anya Hindmarch. «Questa borsa di tela è la perfetta sintesi di modernità, design ed esclusività – spiega Anita Manning – e riflette la nostra attuale preoccupazione per i cambiamenti climatici e la conservazione delle risorse del pianeta. Non solo, dà a chiunque la possibilità di possedere un accessorio di design altrimenti inaccessibile, visto che si compra da Sainsbury’s a 5 sterline (poco più di 6,6 euro), anche se su eBay la si trova a 8 volte il suo prezzo (per la verità, da Sainsbury’s è esaurita da tempo, ndr). Sono convinta che entro il 2030 diventerà un pezzo da collezione e varrà almeno 500 sterline (663 euro). 2) Il telefonino (come il Motorola Dyna TAC a 59 sterline – 78 euro). «Quasi tutti ormai ne hanno almeno uno – sottolinea Philip Serrell – perché i cellulari hanno rivoluzionato le nostre vite e per questo sono convinto che diventeranno oggetti da collezionisti al pari delle carte telefoniche. La cosa importante è di conservare tutti gli accessori, anche la scatola e l’auricolare. Impossibile sapere quanto si rivaluteranno, ma ipotizzerei sulle 100 sterline (circa 132 euro) o più». 3) Gli autografi delle celebrità. «Collezionare autografi di cantanti, attori e personaggi sportivi può essere redditizio – rileva ancora Serrell – e il loro valore aumenta con il passare degli anni. Penso che oggi un autografo di Lewis Hamilton potrebbe essere un buon investimento, diciamo oltre le 500 sterline (663 euro), soprattutto se il pilota dovesse cominciare a vincere un gran premio dopo l’altro». 4) Gli articoli regalo di David Linley. «Anticipare i cambiamenti della moda – nota Serrell - è il segreto di ogni buon collezionista. Ma per andare sul sicuro, basta consultare il sito di David Linley, designer e nipote della Regina, che offre sempre spunti interessanti, come il set di 10 matite in scatola a 15 sterline (quasi 20 euro) o il segnalibro in palissandro a forma di graffetta a 19 sterline (25 euro)». Sempre in tema reali e dintorni, secondo il Times è da tenere d’occhio anche il set da giardinaggio che vende il Principe Carlo sul sito Duchy Originals a 45 sterline (59 euro) 5) Libri per bambini. «Trovarli intatti o nuovi di zecca è quasi impossibile – spiega Kate Bliss - per questo valgono. Personalmente, prediligo i “pop-up books” (quei libri con le figure che si animano sulle pagine, ndr) pubblicati fra gli anni Settanta e Ottanta è già oggetto da collezione. Penso però che dei classici come quelli di Eric Hill o di Rod Campbell, che si trovano in circolazione per meno di 4,99 sterline (6,6 euro) sia nelle librerie tradizionali che su Amazon, potrebbero valere tre o quattro volte tanto entro il 2030, naturalmente se intonsi. Il mio consiglio? Acquistatene due copie e mettetene una in salvo. 6) Il tappetino del mouse. «La mia candidatura va a questo banale accessorio – spiega Elizabeth Talbot – perché si tratta di un’invenzione specifica dei nostri giorni, che non ha antenati e che finirà presto nel dimenticatoio, visto l’avanzare della tecnologia. Essendo poi un pezzo di largo consumo, sarà raro trovare un tappetino del mouse ancora imballato fra 22 anni, ecco perché in futuro questo oggetto potrebbe facilmente valere fra le 50 e le 100 sterline ( 66-132 euro), a fronte delle 5-20 sterline (6,6-26,5 euro) che servono oggi per acquistarlo. 7) Qualunque pezzo artigianale. «Evitate le cose che si trovano dappertutto – ammonisce David Harper – e buttatevi sul pezzo unico.

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novità che non sono al Salone di Francorte (ma che vedremo presto) Alfa Romeo, Fiat, ma anche Nissan, Toyota e Subaru. Tutti gli assenti che vedremo presto in altri Saloni Il Salone di Francoforte 2019 ha visto l'arrivo di importanti novità, che vi abbiamo raccontato passo passo nel nostro speciale. La regina dello show è stata di sicuro la nuova Land Rover Defender e in generale il tema dell'elettrificazione l'ha fatta da padrone con tante novità che hanno visto coinvolte tutte le Case. Non sono passate inosservate nemmeno alcune assenze importanti, come quella di Alfa Romeo e Fiat, ma anche di alcuni costruttori del Sollevante, che ritroveremo più avanti nel corso dell'anno. Tra gli altri assenti segnaliamo il Gruppo PSA (ad eccezione della marca locale Opel) l'alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi oltre a Aston Martin, Ferrari, Cadillac, Chevrolet, Mazda, Rolls-Royce, Toyota, Subaru e Volvo. Alfa Romeo e il restyling di Giulia e Stelvio Era lecito aspettarselo, visto che i rumors e le notizie si rincorrono sempre di più, ma le versioni rinfrescate dei modelli di punta del costruttore italiano, a quanto pare, si faranno attendere ancora un po'. Tra le novità attese dovrebbero esserci nuovi sistemi di assistenza alla guida, come il cruise control adattivo – già presente su Alfa Romeo Giulia e Stelvio – accompagnato con il mantenitore attivo della corsia per una guida assistita di Livello 2. Potrebbero poi essere inserite nuove telecamere per una visuale a 360° dell’esterno e magari un sistema di parcheggio automatico. Non vengono invece nominate le luci full LED all’anteriore. Niente da fare nemmeno per la Tonale che è ancora in fase di incubazione, anche se, a oggi, sappiamo di sicuro che verrà assemblata a Pomigliano d'Arco, ed è quindi questione di tempo prima che una versione definitiva faccia capolino da Arese. Fiat e l'elettrificazione Allo scorso Salone di Ginevra a incantare il pubblico c'era la Fiat Centoventi Concept, stendardo dell'era dell'elettrificazione pura in casa FCA, ma nei piani c'è anche spazio per una versione a zero emissioni dell'inossidabile 500, che verosimilmente potrebbe arrivare verso metà 2020. Anche in questo caso è troppo presto pure per un prototipo, ma non è detto che a breve non avremo notizie più delineate. Toyota e l'artiglieria pesante Il Costruttore giapponese sembra avere la Yaris in canna, ma, visto che si tratta di una delle auto più importante della gamma, avrà sicuramente deciso di riservarle un palcoscenico dedicato, lontano dal chiasso di Francoforte. Di sicuro lo rivedremo a Tokio, dove ad aspettarci dovrebbe esserci una bella sorpresa per gli amanti del genere sportivo con la GR Supra GT Concept. Si tratta del prototipo che annuncia l'arrivo della versione da corsa dedicata all'omologa categoria DTM orientale. Per adesso c'è solo una foto che svela solo alcuni dettagli. Sempre in casa Toyota, non dovrebbe mancare la nuova Mirai, lo stendardo della Casa per la mobilità a Idrogeno di domani. Ferrari e le nuove spider Pochi giorni prima dell'inizio del Salone, a Maranello, Ferrari ha tolto i veli alle sue nuove sportive senza il tettuccio. Si tratta della 812 GTS, che dopo 50 anni riporta in listino il V12 a cielo aperto e la F8 Tributo Spider. Trattandosi di due modelli molto importanti, il Cavallino ha voluto dedicare la massima attenzione alle ultime arrivate, dedicando loro un evento molto esclusivo con stampa e clienti.

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Dai che un po' di posto ancora c'è 😂😂😍💛

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