Giovanni Mergola
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Michael Schumacher: staminali, coscienza e consapevolezza Domande e risposte La neurologa Rita Formisano della Fondazione Santa Lucia: «Non basta svegliarsi e muovere gli occhi per poter affermare che si è fuori dal tunnel. Anzi, questo è soltanto il punto di partenza» di Margherita De Bac Che cosa significa per un malato essere cosciente? «Significa uscire da uno stato di minima coscienza e cominciare a usare in modo funzionale un oggetto, ad esempio pettinarsi i capelli con la spazzola o portare il cucchiaio alla bocca. Questa è la differenza con il disordine precedente. La persona può essere capace di comunicare anche non verbalmente. Esprime a gesti il suo diniego o il sì chiudendo gli occhi o muovendo il dito». Ci aiuta a rispondere Rita Formisano, neurologa dell’istituto scientifico a carattere di ricovero e cura Fondazione Santa Lucia. Si può ipotizzare che Schumacher abbia recuperato coscienza? «Non si può entrare nella storia specifica del pilota di cui sfuggono molti particolari. In linea generale non è infrequente che un paziente con disordini della coscienza riemerga dallo stato di minima coscienza. Con questo ultimo termine si intende una condizione in cui il malato superata la fase del coma comincia a poter fissare e seguire con lo sguardo i familiari, e riuscire ad eseguire di tanto in tanto qualche comando se stimolato dall’ambiente che lo circonda». La coscienza equivale a consapevolezza? «No, per riacquistare la consapevolezza occorrono anni e anni di riabilitazione. Non basta svegliarsi e muovere gli occhi per poter affermare che si è fuori dal tunnel. Anzi, questo è soltanto il punto di partenza. Noi alla Santa Lucia seguiamo con Tac e risonanza magnetica persone con disordini di coscienza da trauma, abbiamo osservato che in genere se le connessioni cerebrali non sono attive tendono a perdere tessuto cerebrale anche in aree lontane dalla zona danneggiata». Cosa sappiamo delle terapie staminali nel recupero cerebrale? Non esistono studi controllati che evidenzino l’efficacia in pazienti con disordini della coscienza. Singoli casi di successo non hanno significato. Sono invece in corso sperimentazioni sulle patologie neurodegenerative come Sma e Sclerosi multipla e studi multicentrici sull’ictus in fase acuta.
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Serata Crash Team Racing.. che ricordi! Sono passati ben 20 anni dall'originale CTR su PS1...
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