Giovanna Gasparello

Founder Junior

Mitologia, Origini, Storia

2019-10-16 09:18:18

Dalla mia tesina "Un albero, un frutto, una storia" preparata per essere ammessa alla "Commanderie des Cordons Bleu de France". Un percorso in sintesi sulla storia millenaria dell'ulivo e del suo frutto.

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Giovanna Gasparello

Founder Junior

Le olive

2019-10-13 15:03:46

Le olive rappresentano un alimento tipico della Dieta Mediterranea ed un simbolo vero e proprio del nostro Paese.

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Giovanna Gasparello

Founder Junior

Con il termine pasticceria non si intendono solo le preparazioni dolci; essa comprende anche le preparazioni salate quali pizze e pizzette, focacce e focaccine, torte salate, stuzzichini da aperitivo e pane. Iniziamo con un aperitivo giusto per fare un brindisi di benvenuto. Il brindisi è un gesto che conosciamo tutti e che si compie tra due o più persone alzando i bicchieri e facendoli tintinnare tra loro in segno di saluto o come augurio di fortuna, oppure in occasione di una circostanza importante. Il termine “brindisi” deriva dallo spagnolo “brindis”, che a sua volta si riferisce al modo di dire “bring dir’s” (lo porto verso di te, il bicchiere) utilizzato durante i banchetti in Germania. l brindisi ha una storia di ben 5000 anni. Già nel 3000 a.c. i Faraoni offrivano il vino alle loro spose. I Greci portarono avanti, poi, con i loro simposi, la tradizione del brindisi in forma conviviale. Anche durante l’Impero romano questa usanza venne continuata: sembra che, quando gli avvelenamenti erano all’ordine del giorno come strumento per eliminare i nemici scomodi, far toccare i bicchieri tra loro durante un banchetto faceva sì che un po’ di vino passasse da un bicchiere all’altro così da scongiurare il rischio di omicidi per avvelenamento. Per fortuna oggi brindare è un modo conviviale di esprimere amicizia e affetto nei confronti dei commensali, è un momento di socializzazione accanto al quale sono sorte diverse credenze e tradizioni. Il modo di dire più diffuso oggi durante il brindisi è “Cin cin”, un detto di origine cinese, che venne poi introdotto dai marinai europei nel nostro continente. Pare proprio che a fare ciò siano stati gli Ufficiali di Sua Maestà Britannica. Il termine originale è “ch’ing ch’ing” (prego, prego) poi tramutato in “chin chin” dai naviganti e commercianti soprattutto in età vittoriana. Il termine è stato subito ben accolto nella lingua italiana perché onomatopeico: riporta immediatamente al suono dei calici o bicchieri che tintinnano tra loro. Ogni Paese ha poi adottato una parola diversa, dal "prosit" (sia di giovamento) in Germania, "a la sante" (alla tua salute) in Francia, "Cheers" in Inghilterra. Se capitate però in Giappone, attenzione a non pronunciare “Cin cin” mentre brindate: a quanto pare, il termine ha un significato alquanto equivoco: “piccolo pisello”, quindi meglio evitare!

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