Francesco Romano

Chiesina di San Demetrio.

2018-10-14 13:03:57

Amo le cose piccole e semplici perche' sono quelle con piu' carattere.

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Francesco Romano

Lui ama la liberta'

2018-10-14 13:00:51

Lui ama correre all' aria aperta, rotolarsi sull' erba bagnata!

Francesco Romano

16 ottobre 1943.

2018-10-14 09:35:16

In questi giorni l' A.N.P.I.(associazione nazionale partigiani italiani) si e' opposta alla solita manifestazione, per ricordare la marcia su Roma, che si tiene ogni anno a Predappio, paese natale di Mussolini, il 28 0ttobre. Durante questa manidestazione il paese viene, letteralmente, preso d' assalto da tutti questi nostalgici, vestiti di tutto punto, che percorrono la strada principale del paese in corteo, fino ad arrivare al cimitero dove e' sepolto il duce. Tutto, naturalmente autorizzato dal prefetto di Forli' e dal sindaco di Predappio. Io ora mi chiedo come sia pissibile una cosa del genere? Non si puo' parlare di ricchezza per il paese, perche' l' unico a guadagnarci e' il proprietario di un negozio di souvenir. Questa gente, conosce, realmente la storia? Conosce i vagoni dei treni che, invece di trasportare gli animali, trasportavano le persone, ammassate, con solo una feritoia per respirare, senza luce e con un solo secchio per i bisogni fisici? Durante quel viaggio veniva tolta la dignita' a quella gente, infatti, dovevano usufruire di quel secchio davanti a tutti, vi immaginate una bambina di tredici anni dover fare i propri bisogni davanti a uomini? Quella persona che oggi vengono a osannare, per le sue idee di grandezza, permise ai tedeschi, di entrare nel mostro Paese e di trattare nel peggior dei modi i nostri conterranei! Fortunatamente qualcuno, come l' A.N.P.I. si e' finalmente opposta a questa manifestazione, che, credetemi, mi creava un vero e proprio disgusto. Io, personalmente tutti gli anni il 28 ottobre, sono costretto ad andar via per l' intera giornata da casa, perche' non posso sopportare questa oscenita'. Il sindaco di Predappio, lascia deperire il palazzo del fascio, la Caproni, che era una fabbrica che costruiva gli aerei militari all' interno della collina, che parlerebvero della storia e porterebbero un turismo sano e, quindi posti di lavoro per la gente del posto, e, poi, da' il suo consenso per queste pagliacciate che arricchiscono solo il proprietari del negozio di souvenir mettendo sotto i piedi la liberta' dei suoi concittadini che in quel giorno non sono liberi di poter fare una passeggiata per le strade del paese.

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