Francesco Cartisano

LA PILLOLA DEL FILOSOFO:

2018-11-13 06:34:16

IL VERO OTTIMISTA E' QUELLO CHE SPERA DI TROVARE LE NESPOLE A NOVEMBRE.

Francesco Cartisano

VITE SULL'ACQUA:

2018-11-12 06:15:00

‎ · IN MEMORIAM: Morire senza gloria e senza storia nel fango di una lunga estate siciliana. Tre generazioni, nove morti, tre minori, una strage. Un destino forse feroce e implacabile o forse l'antica e consolidata pratica umana dell'illegalità sudista diffusa e condivisa. Uno sputo di torrentello senza nome, in cui nessuno a memoria d'uomo è mai riuscito a pescare una trotarella da pochi grammi. Una montagna incombente bucata e violata che frana d'improvviso alle prime piogge e trasforma il torrentello in un mostro veloce e vorace. Una rapida corsa e il bersaglio è lì, a portata di mano, l'innocente convivio festivo di numerosa parentela in fitto, in quella casa assurda e mai completata che mai nessuna mente sconsiderata avrebbe dovuto progettare e poi edificare a due passi dall'acqua mortale. Ora si piangono le vittime, dopo subentrerà la legge a spartire le colpe e colpire dove possibile. La tragica, immutabile storia di un vecchio Sud, fervente borbonico, povero e livoroso, che, al contrario di Dixieland, il glorioso Sud americano nero di Rossella O Hara e Via col Vento, che ha perso la guerra, ma ha vinto un'unione fruttuosa, si ritrova dopo 150 anni senza una vera e sentita unione, con un pugno di mosche, miseria, depressione, mafia e regole personali da adottare alla bisogna solo per la singola sopravvivenza. Una casa non si nega a nessuno, facciamola dunque pure a lato della bocca est dell'Etna o nel greto di un fiume. Dopo vada come vada, non gliene frega niente a nessuno, fatalismo innanzitutto. E non basterà certamente il sindaco di un buco come Casteldaccia, quattro case, un forno e la Posta, a sanare l'abusivismo dilagante. Farsi bruciare la macchina o incocciare una scarica di pallini per 700 euro al mese? Che le facessero i politici romani con le chiappe al caldo o i magistrati volitivi le demolizioni, con le ruspe dell'esercito e i NOCS di guardia. In Sicilia in fondo siamo tutti fratelli, ma anche in Calabria e Campania. E poi, cosa mai saranno pochi morti di nessun peso sociale al pensiero di un terremoto a sud di Terronia, cui basterebbe un sesto grado della scala Mercalli per portarsi via l'ottanta per cento delle case tenute in piedi alla meglio e il restante venti per cento di ignominia collettiva e inciviltà.

Francesco Cartisano

LUI LA CHIAMAVA CLARETTA:

2018-11-12 05:52:37

CI ERAVAMO TANTO AMATI:

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21