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Webinar formativo online SOCIAL MEDIA INTELLIGENCE Il 01, 02 e 03 luglio 2020, dalle ore 10:00 alle 13:00 StopSecret Magazine organizza il webinar online “SOCIAL MEDIA INTELLIGENCE” che fornirà competenze e strumenti per fare, in completa autonomia, ricerche ed analisi OSINT specifiche sui social network. ll corso insegnerà un approccio sistematico e metodologico per la progettazione, l’installazione e conduzione di un’indagine attraverso informazioni estratte dai social network. Mostreremo come ricavare intelligence strategica ed operativa dalle open sources attraverso un approccio pratico e partecipativo. L’evento formativo è a numero chiuso. Clicca qui per iscriverti A chi è rivolto

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Informatica forense e violazione del segreto aziendale: la sentenza del Tribunale di Bologna. In caso di violazione dei segreti aziendali da parte di ex dipendenti, il Tribunale di Bologna ha confermato la liceità delle aziende di avvalersi di un informatico forense per reperire prove utili in sede di giudizio. I segreti aziendali fanno parte del patrimonio di un’azienda ed oggi più che mai è fondamentale tutelarli perché non finiscano in mani sbagliate (come ad esempio hacker) o alla concorrenza. Molto spesso però, chi dovrebbe salvaguardarne la segretezza finisce con l’usufruirne per un proprio tornaconto: si tratta di dipendenti infedeli o ex dipendenti che violano il patto di non concorrenza. Il caso in questione riguarda un’azienda, titolare di brevetti nel campo degli avvitatori automatici, che si è vista soffiare informazioni sensibili e riservate da tre ex dipendenti dimessisi volontariamente nel settembre del 2017. A seguito delle dimissioni, i tre avevano avviato una collaborazione con un gruppo costituito da tre società operanti anch’esse nel settore degli avvitatori automatici, perciò concorrenti. Tuttavia, la “vecchia” azienda era venuta a sapere che una delle tre società del gruppo aveva formulato “ordinativi di componenti con caratteristiche pressoché identiche ai propri”. Una volta verificato il coinvolgimento degli ex dipendenti con le suddette società, ha incaricato un’agenzia di consulenza informatica allo scopo di analizzare i computer aziendali utilizzati precedentemente dagli ex dipendenti. Dalle indagini è emerso che i tre avevano prelevato e copiato, anche nel periodo antecedente alle rispettive dimissioni, informazioni aziendali riservate, sia di natura commerciale che tecnica. Il caso è finito al Tribunale Ordinario di Bologna. I tre ex dipendenti hanno presentato ricorso, lamentando la mancata legittimità da parte della “vecchia” azienda di avvalersi di un’agenzia di consulenza informatica, in barba ai diritti sulla privacy. Il Tribunale di Bologna, con l’ordinanza del 12 novembre 2018, ha respinto il ricorso avvallando l’attività svolta dagli informatici forensi incaricati dall’ ex azienda, “in quanto le modalità di acquisizione dei dati non hanno comportato l’accesso ad account privati di posta degli ex dipendenti e i dati sono stati rinvenuti all’interno dell’hardware della ricorrente, poiché trasfusi dall’interessato sul pc aziendale tramite backup dell’Iphone”. La sentenza ha confermato quindi la possibilità da parte delle aziende, soggette ad abuso o furto dei segreti aziendali, di avvalersi di una società di consulenza informatica per reperire prove che verifichino la colpevolezza o meno di dipendenti infedeli o ex dipendenti.

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Recuperare Crediti in Europa: le differenze tra Italia, Francia e Germania Il comparto del recupero crediti per conto terzi in tutta Europa ed in particolare in Italia è un settore che si è molto sviluppato negli ultimi venti anni in termini di volumi gestiti ed operatori ed ha attirato nel nostro paese parecchi investitori ed imprese estere che approcciano l’Italia con difficoltà crescenti in quanto il mercato nazionale è già maturo e vi sono molti operatori locali ben strutturati e capaci di offrire i servizi più attuali per una clientela sempre più esigente. Pochi però tra quelli nazionali di operatori, guardano all’estero e tentano l’avventura internazionale e, pertanto se è vero che oggi ci sono diverse realtà imprenditoriali nazionali leader nel mercato Italiano, poche tra queste si cimentano negli altri mercati. Forse le differenze normative impediscono o sconsigliano questa esperienza? Per capire perché esiste questo fenomeno che oggettivamente colpisce, oggi parliamo con GERI HDP S.r.l. realtà imprenditoriale leader nel mercato nazionale che oramai da qualche anno si sta affacciando sul mercato europeo in controtendenza o solo in anticipo rispetto agli altri imprenditori nazionali? GERI oggi nel nostro paese è una realtà consolidata con 4 sedi in Italia ed oltre 500 dipendenti, è in grado di fornire un sistema per prevenire ed intervenire in materia dei rischi del credito. In cifre gli operatori di GERI gestiscono 13,6 milioni di pratiche per un valore di 9,8 miliardi di Euro di crediti affidati e circa un terzo (2,5 miliardi di Euro) recuperati. Già dal 2012 GERI HDP S.r.l. è presente nel mercato francese, tedesco, inglese, rumeno e spagnolo. Negli ultimi 3 anni il progetto internazionale conta ben 5 società all’estero, con circa 90 dipendenti ed un fatturato di € 3,3 milioni. A capo del progetto internazionale c’è Onofrio Di Maio a cui abbiamo sottoposto alcune domande per capire le differenze nel recuperare i crediti in Italia e nei restanti paesi dove GERI HDP è oggi presente. Quali sono le principali differenze nell’attività di recupero stragiudiziale crediti tra il nostro paese, la Francia e la Germania? Il mercato francese e tedesco sono molto simili a quello italiano, le differenze sostanziali sono le seguenti: La figura dell’esattore in Francia è sostituita dall’ufficiale giudiziario mentre in Germania non viene utilizzato perché visto come un metodo di riscossione troppo “aggressivo”! In Francia non è possibile applicare le spese di recupero sul B2C mentre sul B2B le stesse sono plafonate. In Germania possono essere applicate in entrambi i segmenti e le agenzie di recupero sono più “tutelate” perché la quota spese o viene pagata dal debitore o direttamente dal creditore in una percentuale stabilita dagli accordi con il Mandante. In entrambi i mercati le Società Mandanti esternalizzano le attività di recupero crediti il più possibile, inoltre una corretta scelta strategica delle Società Mandanti impone di avvalersi di non più di 3/4 Agenzie di Recupero Crediti, a differenza di quelle Italiane che ne vedono occupare fino a 60! Come vedono i colleghi francesi e tedeschi gli operatori italiani e i processi di gestione che abbiamo sviluppato nel nostro paese? I nostri colleghi francesi e tedeschi hanno subito riscontrato in noi italiani, una gestione decisamente personalizzata e meno industriale. Nei processi operativi, tipo tempistica e metodologia, il mercato francese è simile a quello italiano, mentre in Germania è molto più rigido, regolamentato e snello. Ci sono in Francia e Germania problemi nel rintracciare i debitori? Sia in Germani che Francia è molto difficile rintracciare i debitori perché le persone fisiche non hanno un codice fiscale come quello italiano (identificativo univoco pubblico), per questa ragione il servizio di rintraccio risulta essere molto oneroso. Inoltre le cosiddette regole della “privacy” s

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