Il silenzio mentale: perché è così importante?

La nostra mente è spesso agitata, confusa, piena di dubbi ed incertezze sui problemi da risolvere e sulle decisioni da prendere.
Persino nel sonno siamo tormentati da ansie e preoccupazioni: trovare un momento di vero riposo per la nostra mente è quindi assai arduo.
La nostra "fabbrica della salute" deve partire dall'interno: dai pensieri, dalle emozioni, dagli stati d'animo. Se la mente è sempre in movimento, incapace di acquietarsi, si svilupperanno inevitabilmente tensioni, prima sul piano mentale, poi via via su quello fisico: esse nascono dapprima nel sottile, nel subconscio, per poi discendere e manifestarsi in quello tangibile, nel corpo.
L'unico modo per dare vero riposo profondo alla mente è praticare il silenzio mentale.
Può sembrare paradossale, ma l'essere umano davvero evoluto NON è quello che pensa continuamente, bensì quello che è in grado di NON pensare, oltre che di pensare (lucidamente).
La mente svuotata dai pensieri inutili, dalle chiacchiere superficiali, dal rumore di fondo, diviene estremamente spaziosa, aperta, decondizionata, luminosa e chiara.
Accedere al silenzio mentale non è né facile né difficile: è un'arte che si apprende con l'allenamento, con la pratica, con l'abitudine.
All'inizio sembra difficile, può sembrare che tutti i tuoi sforzi siano vani e che la mente non sia in grado di acquietarsi: ciò che succede in realtà è che, di solito, hai preso consapevolezza del rumore di fondo che prima non vedevi e quindi ti sembra che questo fastidio sia inarrestabile.
Con l'abitudine e l'allenamento, la mente si calma da sé e sperimenterai spazi di silenzio sempre più lunghi e profondi e capirai quanto siano salutari ed indispensabili.
Il silenzio mentale si ottiene come prodotto della pratica della meditazione, quindi ti suggeriamo, come spesso facciamo, diassegnare il giusto spazio e la giusta importanza alla sua pratica (vedi anche qui).