Enrico Tavernini
Eccomi qui nel mio studio anche oggi a lavorare ad una nuova canzone. Questa volta curerò solamente l’arrangiamento, mentre la canzone è stata composta da altre persone, che hanno chiesto a me di arrangiarla. Un’idea di massima ce l’ho. Ora mi sto dedicando alla creazione dei suoni da utilizzare. La voglio carica ed elettronica al punto giusto, senza esagerare. Ma la spinta ce l’ho già in testa. Voglio giocare anche stavolta sulla “non banalità”, ma senza ricerche di cose troppo “out” di nicchia o troppo ricercate nei fraseggi e preziosismi. Baderò al sodo, ma giocando moltissimo sulle sonorità. Queste credo siano le mie doti più apprezzate in fase di arrangiamento e la cosa mi fa piacere. Da sempre amo la ricerca sonora e l’uso massiccio di certe “diavolerie” per ricreare cose che nemmeno io riuscirei a ricreare di nuovo. Viva le cose complesse, ma allo stesso tempo semplici. Questi sono i crossover che più amo. La fusione non solamente di generi, ma anche di tecniche, suoni e “emozioni” artistiche. Non so bene come spiegare le sensazioni che mi restituisce questo tipo di lavoro e risultato finale. E’ una cosa indescrivibile
Enrico Tavernini
Enrico Tavernini