Questo tipo di alimentazione deve essere però distinto in più sottotipi: da una parte la dieta proteica, dall’altra si parla di regimi iperproteici.
Prima di iniziare a seguire una dieta è necessario rivolgersi ad uno specialista, per valutare caso per caso anche la durata stessa della dieta. Il nostro fabbisogno giornaliero richiede una certa quantità di nutrienti e soprattutto per una corretta alimentazione è necessario anche variare l’alimentazione. Per questo è bene evitare di escludere completamente alcuni cibi nella dieta. In una dieta proteica dimagrante, si ha una redistribuzione degli alimenti, proprio a favore di quelli con più proteine. Di norma l’energia giornaliera viene suddivisa secondo percentuali indicative in questo modo:
– Carboidrati tra il 50 e il 60%
– Grassi tra il 20 e il 30%
– Proteine tra il 10 e il 20%.
Naturalmente si tratta solo di percentuali stimate che devono poi variare in base al livello di attività fisica e all’età. Nell’alimentazione proteica, invece, la quantità di proteine viene aumentata (in percentuale) rispetto agli altri nutrienti. Anche in questo caso, per dimagrire è necessario anche associare alla dieta la giusta dose di attività fisica. La dieta dello sportivo in questo senso, è anch’essa utile.
Tra le diete più note che puntano sull’alimentazione proteica si possono annoverare ad esempio la Scarsdale, la Dukan, la Plank e la Atkins. Tutte queste diete hanno sempre in comune la riduzione (più o meno accentuata) dei carboidrati, naturalmente in favore dei cibi proteici. Un menù di dieta proteica in questo esempio:
Colazione: Tè o caffè, accompagnati da yogurt magro. In alternativa: latte magro e cereali (ad esempio muesli)
Spuntino (al mattino o pomeridiano): yogurt magro o formaggio fresco
Pranzo: pasta integrale con zucchine. In alternativa: riso integrale con tonno
Cena: petto di pollo grigliato e rucola. In alternativa: bresaola e insalata.
fonte donnaglamour