Devis Zampedri

Spogliati delle tue abitudini

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Perché abbiamo paura?

2019-06-13 22:55:26

Siamo soliti ad affermare che la paura ci frena, ma ci siamo mai chiesti di cosa abbiamo paura?

Sarò onesto, mai e poi mai mi sarei aspettato di rivalutare il concetto di paura se non fosse stato per mio figlio.


E da questo evento che vi racconterò tra poche righe ho compreso quanto noi genitori possiamo avere l'opportunità di acquisire competenze dai nostri stessi figli.

Sarà la naturalezza delle loro risposte, sarà la capacità di rapportarsi con il mondo in una maniera meno strutturata, fatto sta che mio figlio mi sorprende sempre.


Ma da dove nascono queste parole?


Due giorni fa eravamo in piscina, cercavo di farlo nuotare con i braccioli, facendolo divertire per diminuire la diffidenza verso l'acqua.


Ed in quel momento penso ad una frase che mi sembra geniale:

"Leonardo perché tutta questa paura dell'acqua, se per nove mesi hai nuotato nella pancia della mamma?"


E Leonardo di sei anni mi risponde: 

"papà nella pancia della mamma non sapevo cos'era l'acqua"


Devo confessare che sono rimasto interdetto, non ho saputo replicare nulla, ma quello che mi ha destabilizzato è rendermi conto che si può non avere paura semplicemente perché non si conosce quello che sta accadendo.


Da una parte è ovvio, non si ha paura perché si è inconsapevoli di quello che ci circonda, ma questo è evidente solamente se si ammette che esistono persone non coscienti della realtà.

E' sempre svantaggioso essere inconsapevoli?

Moltissime volte mi sono chiesto come dei genitori potessero permettere certe azioni ai figli noncuranti del pericolo a cui erano potenzialmente soggetti.

Da un lato ero stupito di certe modalità educative, dall'altra ne invidiavo lo stato d'animo sereno del genitore.


Ma in che modo questa modalità può esserci utile nella crescita professionale?


Proprio ieri sera riguardo a ciò, durante una video chiamata con Marco Cavalieri, si è affrontato l'argomento.


Il non sapere fino in fondo come si evolvono progetti di collaborazione, impedisce alla paura, cioè quella parte di noi che si attiva verso situazioni che in passato ci hanno fatto soffrire, di attivarsi.


Questo significa forse non preparare i propri progetti?


Tutt'altro, significa predisporre un piano d'azione lasciando intenzionalmente delle variabili attive per poter permettere allo stesso progetto di evolvere secondo gli sviluppi del caso.


Far si che il progetto diventi liquido e possa adattarsi alle infinite variabili della realtà.