Cinzia Giluni

Founder Starter

STORIE PER RIFLETTERE Un piccolo bruco camminava verso la grande montagna. Molto vicino della sua strada c'era un grillo. "Dove vai??" gli chiese. Senza smettere di camminare, il bruco rispose: "Ieri sera ho fatto un sogno, sognai che ero sulla cima della montagna e da li potevo guardare tutta la valle. Mi è piaciuto quello che ho visto e cosi voglio realizzare il mio sogno. Sorpreso, il grillo disse mentre il bruco si allontanava: "Devi essere pazzo! Come farai ad arrivare fin là???? Tu, un piccolo bruco?? Per te, una pietra sarà una montagna, una piccola pozzanghera sarà un mare, e qualsiasi ramo sarà una barriera impossibile da oltrepassare." Ma il piccolo bruco era gia lontano e non lo sentì. I suoi piccoli piedi non smettevano di muoversi. Poi sentì la voce dello scarafaggio: "Dove vai con tanto sforzo?". Gia un bel po' sudato, il piccolo bruco rispose: "Ieri sera ho fatto un sogno, sognai che ero sulla cima della montagna e da lì potevo guardare tutta la valle. Mi è piaciuto quello che ho visto e cosi voglio realizzare il mio sogno." Lo scarafaggio si mise a ridere, e disse: "Ma se neanche io con le mie grandi zampe comincerei un'impressa così difficile. E rimase stesso per terra ridendo mentre il bruco continuava la sua strada. Uguale successe col topo, il ragno, la rana e il fiore. Tutti gli consigliavano di smettere. "Non arriverai mai..!", gli dicevano. Ma il piccolo bruco continuo a camminare, perché dentro di sè sentiva che doveva farlo. Già stanco e senza forze, e sentendosi al punto di morire, decise di fermarsi a riposare e costruire, col suo ultimo sforzo, un posto per dormire quella notte. "Cosi mi sentirò meglio." disse. Ma morì. Per giorni, gli animali si avvicinarono a vedere i suoi resti. Lì c'era l'animale più pazzo del mondo, che aveva costruito la sua tomba come un monumento alla mancanza di buon senso. Li c'era l'ultimo rifugio di uno che era morto per andare dietro ad un sogno. Giorni dopo, una mattina nella quale il sole brillava in una maniera speciale, tutti gli animali si riunirono intorno a quello che era diventato un avviso per tutti loro. All'improvviso tutti restarono a bocca aperta: quel bocciolo grigiastro, comincio a rompersi e con meraviglia videro un paio di occhi e due antenne......... A poco a poco, per dargli tempo di rimettersi da quell'impatto, apparirono due bellissime ali dai colori stupendi. Era una farfalla! Nessuno disse niente perché già sapevano cosa avrebbe fatto. Sarebbe andata volata in cima alla montagna a vedere da là su, tutta la valle. E cosi compiere il suo sogno.. il sogno per il quale era vissuto e s'era sforzato fino a morire ed era rinato per compierlo. Tutti s'erano sbagliati meno lui.

Cinzia Giluni

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STORIE PER RIFLETTERE Un giorno l'asino di un contadino cadde in un pozzo. Non si era fatto male, ma non poteva uscire dal pozzo. L'asino continuò a ragliare sonoramente per ore, mentre il proprietario pensava al da farsi. Finalmente il contadino prese una decisione crudele: concluse che l'asino era ormai molto vecchio e che non serviva più a nulla,che il pozzo era ormai secco e che in qualche modo bisognava chiuderlo. Non valeva pertanto la pena di sforzarsi per tirare fuori l'animale dal pozzo. Al contrario chiamò i suoi vicini perché lo aiutassero a seppellire vivo l'asino. Ognuno di loro prese un badile e cominciarono a buttare palate di terra dentro al pozzo. L'asino non tardò a rendersi conto di quello che stavano facendo con lui e pianse disperatamente. Poi, con gran sorpresa di tutti,dopo un certo numero di palate di terra,l'asino rimase quieto. Il contadino alla fine guardò verso il fondo del pozzo e rimase sorpreso da quello che vide. Ad ogni palata di terra che gli cadeva addosso,l'asino se ne liberava,scrollandosela dalla groppa facendola cadere e salendoci sopra. In questo modo, in poco tempo tutti videro come l'asino riuscì ad arrivare fino|all'imboccatura del pozzo, oltrepassare oltre il bordo e uscirne trottando. Morale: La vita andrà a buttarti addosso molta terra, ogni tipo di terra. Principalmente se sarai dentro un pozzo. Il segreto per uscire dal pozzo consiste semplicemente nello scuotersi di dosso la terra che si riceve e nel salirci sopra. Quindi, accetta la terra che ti tirano addosso,poiché essa può costituire la soluzione e non il problema.

Cinzia Giluni

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STORIE PER RIFLETTERE Una ragazza stava aspettando il suo volo in una sala d'attesa di un grande aeroporto. Dato che avrebbe dovuto aspettare per molto tempo, decise di comprare un libro per ammazzare il tempo. Comprò anche un pacchetto di biscotti. Si sedette nella sala VIP per stare più tranquilla. Accanto a lei c'era la sedia con i biscotti e dall'altro lato un signore che stava leggendo il giornale. Quando lei cominciò a prendere il primo biscotto, anche l'uomo ne prese uno, lei si sentì indignata ma non disse nulla e continuò a leggere il suo libro. Tra sé pensò "Ma tu guarda se solo avessi un po' più di coraggio gli avrei già dato un pugno ..." Così ogni volta che lei prendeva un biscotto, l'uomo accanto a lei, senza fare un minimo cenno ne prendeva uno anche lui. Continuarono fino a che non rimase solo un biscotto e la donna pensò "Ah, adesso voglio proprio vedere cosa mi dice quando saranno finiti tutti!!" L'uomo prese l'ultimo biscotto e lo divise a metà! "Ah, questo è troppo" pensò e cominciò a sbuffare e indignata si prese le sue cose, il libro e la sua borsa e si incamminò verso l'uscita della sala d' attesa. Quando si sentì un po' meglio e la rabbia era passata, si sedette su una sedia lungo il corridoio per non attirare troppo l'attenzione ed evitare altri dispiaceri. Chiuse il libro e aprì la borsa per infilarlo dentro quando ... nell'aprirla vide che il pacchetto di biscotti era ancora tutto intero nel suo interno. Sentì tanta vergogna e capì solo in quel momento che il pacchetto di biscotti uguale al suo era di quell'uomo seduto accanto a lei che però aveva diviso i suoi biscotti senza sentirsi indignato, nervoso o superiore, al contrario di lei che aveva sbuffato e addirittura si sentiva ferita nell'orgoglio.

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