Esiste una semplice parolina che porta con sé un'intera generazione. Si tratta di un termine breve, ma intenso, dialettale, giacente in terra calabra, ma di forte matrice greca: ianìa.Lo sentivo spesso da piccola, anche associato a imprecazioni o a turpiloqui, tuttavia portava un'eredità di profonda importanza. Da ghenèa greco che stava per stirpe, con le sue numerose varianti, contiene in sé l'immenso senso dell'appartenenza alla famiglia, intesa come discendenza, come stirpe di origine, come ceppo radicale di uno o più individui. Oggi più che mai è un termine su cui riflettere, ha una radice che è la medesima dei termini: generazione, genesi, generare.Saremo forse tutti uguali senza distinzione di razza, di religione, di provenienza e di ceto e status sociali?Riflessione profonda, attuale e poco consumistica sicuramente!