Beatrice Pagliara
Founder Junior
Se l'anno scorso mi avessero chiesto "come ti vedi tra un anno?" non avrei mai immaginato di vedere la persona che sono oggi. Un anno fa non esisteva futuro, c'era solo quella gabbia in cui mi sentivo intrappolata. Ero all'inizio della terapia ed ero convinta che non sarei mai riuscita a liberarmi di quella voce che mi urlava continuamente quanto fossi sbagliata, imperfetta ed insignificante. Ricordo quando la voce iniziò a prendere il sopravvento, ad impossessarsi di tutti i miei pensieri e voleri. Provavo così tanta vergogna, paura e dolore. Mentre all'esterno tutto diventava piatto, pesante e senza senso. Non c'era più piacere nel mangiare un buon gelato. Non c'era più piacere nello stare in compagnia. Non c'era più piacere in un viaggio, in una passeggiata, in una cena, in un abbraccio, nel mettere un bel vestito... Ma c'erano le parole "tu non meriti piacere, non meriti amore". Ed è così che giorno dopo giorno scomparivo. Poi dopo mesi, dopo tante volte in cui avrei voluto mollare tutto, dopo svariate battaglie vinte e perse, mi ritrovo qui: a riscoprire quei piaceri che avevo dimenticato e non sentivo! A riscoprire la me stessa sepolta dal macigno di quelle parole. Ed è bellissimo! Certo, ogni tanto sento ancora quella vocina sussurrare all'orecchio e non sempre riesco ad ignorarla...ma questo non importa, perchè ho imparato a dare più valore alle vittorie accettando i fallimenti e perdonandomi... Perchè oggi sono convinta che il mio percorso verso la guarigione e crescita (aggiungerei) mi porterà ad essere totalmente libera e totalmente me stessa. Nella foto: crostata al cacao con crema di ricotta al pistacchio e fichi caramellati, preparata domenica, in occasione di una piacevolissima cena a casa mia. Ho scelto questa foto per il mio messaggio in quanto racchiude tre delle cose più belle che stavo rischiando di perdere: il cibo, l'amicizia e me stessa.
Beatrice Pagliara
Founder Junior
La riscoperta del cibo: "Il piacere di mangiare colori"
Beatrice Pagliara
Founder Junior