Alicia González García
Una volta un studente chiese al suo maestro: "Maestro quant'é lunga la via che devo percorrere per raggiungere la liberazione". Il maestro era un uomo di poche parole. Stavolta non fece altro che alzare la mano. Il pollice e il mignolo erano aperti. "Lunga così", rispose. La lunghezza che intercorre tra la punta del pollice a quella del mignolo è infatti la distanza tra l'ombelico e il centro del cuore. L'ombelico è il più alto dei tre centri energetici inferiori o chakra, quelli che formano il cosiddetto "triangolo inferiore". Questi tre centri sono connessi al senso di sicurezza, al piacere e al potere. Pur essendo importanti componenti della vita dell'uomo, non sono esclusivi dell'essere umano, infatti anche gli animali nutrono emozioni simili, probabilmente in modo non meno maturo o intenso di quanto possiamo provare noi. Ciononostante molti uomini lasciano che le loro vite siano dominate quasi esclusivamente da questi bisogni. Il centro del cuore è a metà tra questi primi 3 centri e gli altri 3 (triangolo superiore) connessi alla comunicazione, all'intuito, all'illuminazione. Il chakra del cuore che governa l'amore in tutte le sue forme, ha evidentemente anche per lo yoga un ruolo chiave nel passaggio del "triangolo inferiore" ai centri superiori. In questo senso va dunque interpretata la risposta del maestro. Non appena si è coperta la breve distanza che separa l'ombelico, il centro del potere, dal cuore, che è il centro del amore, si raggiunge la metà della via spirituale. Tutto il resto non è essenziale.
Alicia González García
In ogni sperienza di Kundalini Yoga si vibrano i mantra di apertura e chiusura. Queste strutture, i mantra, ci aiutano a creare un spazio d'intimità, introspezione e connessione. Attraverso la sua pratica apriamo in noi lo spazio del infinito.
Alicia González García