Antonio Pipio
In PNL si spiega spesso che è più importante sapere cosa si vuolerispetto a quello che non si vuole.
2018-10-21 07:17:41
Oggi vi voglio parlare di un argomento a mio avviso interessante, su cui ho riflettuto spesso e che è stato chiamato da diverse discipline con nomi diversi.Come sapete le “parole sono una limitazione del pensiero” o, per dirla nei termini della PNL, “le parole sono una rappresentazione digitale della nostra mappa del territorio”.Il post di oggi non tratta la diatriba delle “parole”, piuttosto vorrebbe fare luce sul termine S.A.R.Nei corsi di PNL e negli ambienti della Psicologia il S.A.R. (sistema di attivazione reticolare)viene spiegato di solito con degli esempi, eccovene uno:vi è mai successo di voler comprare una giacca? Magari vi è successo di averla desiderata un bel po’ e finalmente avete sia i soldi che il tempo per andare a comprarla. L’avete visualizzata e immaginata così intensamente che come per “magia” vi siete accorti che quasi tutti avevano quella giacca già prima che la compraste.Bene, non è che quella giacca in particolare è alla moda o voi avete le allucinazioni e la vedete indossare a tutti.Più semplicemente avete innescato il vostro sistema di attivazione reticolare che vi rende più attenti/sensibili a quel particolare capo di abbigliamento.Ma che cos’è il S.A.R.????SAR, sistema di attivazione reticolare, è un insieme di cellule nervose che crea una rete di contatti tra: corteccia cerebrale, lobi frontali, parti evolute del cervello umano deputate allo sviluppo di idee/pensieri e la parte bassa del cervello, il bulbo e le parti collegate al sistema neuro-vegetativo.Stimola la veglia e allerta il cervello ed è il filo conduttore tra pensieri, stati d’animo, sistema percettivo, muscoli, organi interni.In parole meno “serie” il S.A.R. si occupa di farci notare le cose che desideriamo, ci permette di fare attenzione alle cose che abbiamo deciso essere più importanti per noi e infine ci permette di trovare con maggiore intensità e qualità le strade che realizzano i nostri “sogni”o obbiettivi.Ciò significa che quando siamo focalizzati su qualcosa in particolare siamo anche più predisposti a trovare soluzione per ottenere quel qualcosa.ATTENZIONE però!!! questo tipo di meccanismo funziona anche per ciò che “non” vogliamo.Dovete sapere che il nostro cervello non riconosce le negazioni. Mi spiego meglio…se pensate ad una barca con le ruote, per quanto fiabesca sia l’immagine, riuscirete a visualizzarla nel vostro cervello.Ma se cercate di “NON immaginare” quella stessa barca con le ruote, il vostro cervello prima di comprendere cosa non immaginare, dovrà necessariamente processare quell’immagine e poi, solo successivamente, negarla o stare attento ad evitarla.Provateci è facile:prova a NON pensare ad un gatto con le ali !!!!sicuramente il tuo cervello ti ha prima fatto vedere il gatto con le ali e poi (forse) ci ha messo una bella croce sopra (come a dire: questo no!)In PNL si spiega spesso che è più importante sapere cosa si vuolerispetto a quello che non si vuole.E allora cercate di formulare i vostri desideri in forme “positive”, ditevi:-“voglio una nuova auto” piuttosto che “non voglio più questo rottame di auto che possiedo”-“voglio avere più tranquillità, serenità, felicità” piuttosto che dirvi “non voglio più stare così male, essere così stressato etc.”Esporre i propri desideri al positivo anziché al negativo vi farà evitare di attivare il vostro S.A.R. in maniera scorretta.Se cercate di evitare la fila al supermercato il sistema di attivazione reticolare si focalizzerà su questa immagine (la fila al supermercato) rendendola più visibile ai vostri occhi e facendo in modo che le vostre strategie siano focalizzate sul “come trovare la fila” !!!!Dovreste invece formulare il pensiero al positivo:“vorrei proprio trovare il supermercato vuoto, con pochissima gente, in modo che possa fare la spesa velocemente ed avere più tempo da dedicare a me stesso”.Anche questo attiverà il S.A.R. ma stavolta con una direzione completamente opposta alla precedente.Facile vero? Insomma, si ma anche no! Se desideri saperne di più https://qn359-a26a18.pages.infusionsoft.net/
Antonio Pipio
È scienza: la gente che fa sport regolarmente sviluppa livelli più elevati dei beta-endorfine di coloro che non lo fanno
2018-10-20 08:41:42
Le endorfine, sostanze chimiche prodotte dal cervello e dotate di una potente attività analgesica ed eccitante. Il rilascio delle endorfine in circolo avviene in particolari circostanze tra le quali un ruolo particolare è svolto dall'attività fisica, ma anche durante terapie analgesiche come l'agopuntura, l'elettrostimolazione e il massaggio sportivo.Senz'altro l'aspetto più affascinante ed interessante delle endorfine risiede nella loro capacità di regolare l'umore. Durante situazioni particolarmente stressanti il nostro organismo cerca di difendersi rilasciando endorfine che da un lato aiutano a sopportare meglio il dolore e dall'altro influiscono positivamente sullo stato d'animo.Le endorfine hanno dunque la capacità di regalarci piacere, gratificazione e felicità aiutandoci a sopportare meglio lo stress. E fare sport aumenta la produzione di endorfine, sia nei maschi che nelle femmine, del 500%. Ciò spiega perfettamente quell'innegabile sensazione di euforia e di benessere che insorge dopo aver praticato un po' di attività fisica. Riduzione di ansia, stress, arrabbiature e controllo dell'appetito sono ulteriori proprietà benefiche delle endorfine che hanno tra l'altro anche un potente effetto analgesico implicato nella ridotta percezione del dolore
Antonio Pipio
Tu puoi e te lo meriti
2018-10-06 09:39:05