Oggi scelgo di espormi e mettermi a nudo

E' un social e quindi solo messaggi brevi, incisivi e di "personaggi noti"

1. Sinora ho utilizzato il mio canale personale per pubblicare riflessioni giornaliere di "altri" con l'intenzione di spargere quegli stessi semi che hanno radicalmente cambiato la mia vita (ps: qualche anno fa mi sono licenziato da dirigente di una grande azienda per diffondere questi insegnamenti attraverso corsi di risveglio).

Utilizzare citazioni e/o estratti di articoli mi sembrava il modo più efficace per far arrivare quei messaggi alla parte più profonda di voi.

Mi dicevo è un social e come tale prevede una fruizione dei contenuti molto veloce e distratta. Quindi per riuscire a "catturare" un po' di attenzione è importante pubblicare solo messaggi brevi, incisivi e di "personaggi noti" almeno in certi ambienti.  

Dopotutto nella mia vita di relazione e con i miei allievi esprimo il mio punto di vista e condivido le mie comprensioni ed esperienze - tradotto: è giusto così

Poi ho iniziato il lavoro di scavo 

Sì, è vero e l'intenzione è sincera, ma non è l'unico motivo.

Utilizzare contenuti di altri, seppur preziosi e stimolanti, mi richiede meno tempo e fatica, della serie massimo risultato col minimo sforzo...

Ma ancora mi sfuggiva qualcosa che stava ancora più giù

E' facile trovare motivazioni e scuse per giustificare un mio comportamento a maggior ragione quando è mosso da nobili intenzioni.

La luce che porta chiarezza arriva nei modi più impensabili, nel mio caso grazie alla domanda di Laura e, quando arriva, vedi senza filtri ciò che è.

In quell'attimo di silenzio vedi e sai che è così perché lo senti, quello cosa è risuonata dentro di me.

Correre il "rischio" di esporsi... mettersi a a nudo

Cosa c'era nascosto dietro, nelle profondità?

E se poi non interessa (non ricevo like), non ricevo l'attenzione dei follower o peggio qualcuno critica quello che dico?

Ecco cosa ho trovato nel mio scantinato:

"paura di espormi, di manifestarmi per quello che sono, di non essere all'altezza dei "personaggi noti", di perdere quell'immagine pubblica che voglio abbiate di me, quell'aurea di persona spirituale che mi fa sentire riconosciuto e amato, paura di essere vulnerabile..."

Il paradosso

"Desiderare di portare luce senza esporsi" è come portare una fiaccola evitando che la sua luce ci illumini... 

Se desidero portare luce, io per primo mi devo e voglio esporre alla luce.

La spiritualità fatta di parole senza esempio è solo una bolla di illusione.

La luce:

• porta chiarezza e lucidità
• permette di vedere i meccanismi della personalità
• permette di riconoscere i moventi più profondi delle azioni
• dissolve l'ambiguità 
• porta a distinguere, a scegliere consapevolmente, a prendere posizione
• a dire sì quando è sì e non quando è no 

PS: dosare l'esposizione

E' possibile esporsi alla luce nella misura in cui il nostro corpo eterico è in grado di sopportare/supportare, esattamente come la nostra pelle col sole.

Altrimenti ci si brucia!