Una descrizione perfetta della filosofia thailandese del benessere

Il centro e l’accoglienza

Ho conosciuto questa filosofia e il centro di Grado grazie a Gabriele Visintini a cui sono davvero grata. L’ambiente è molto piacevole, arredato in stile tradizionale, curato in ogni dettaglio. L“accoglienza è delle migliori, grazie a Giada, disponibile anche telefonicamente. All“interno regnano cura, pace e gentilezza, toni bassi e ottima musica. Il primo gesto amorevole che ricevo quasi mi commuove: il mio compagno e io ci accomodiamo su una panchetta. Le nostre massaggiatrici ci raggiungono subito recando un catino di legno tradizionale con acqua tiepida e sali profumati. Non indossano divise occidentali ma completi casaccapantalone color rosso mattone con un decoro sui toni dell’oro in vita e lungo i profili delle maniche, il tessuto spesso e pregiato, come da tradizione. I lucidi capelli neri raccolti e appuntati dei fiori. Riceviamo un delicato lavaggio dei piedi. Un gesto sacro, intriso di significato, e l’anima si predispone già a sbocciare come un fiore di loto.  Anziché in asettiche cabine, veniamo gentilmente invitati ad accedere ad un locale ampio, realizzato su una pedana in legno e circondato da drappi spessi color crema, che, all’occorrenza, vengono tirati a separare gli ambienti. Nel nostro caso, accompagnati all’unisono dalle rispettive massaggiatrici che ci esortano a condividere l’esperienza, dopo aver deposto gli indumenti e indossato uno slip monouso, ci stendiamo ciascuno su un confortevolissimo materasso matrimoniale di genere futon, rivestito da una fodera color panna, delicatamente riscaldato. Prontamente veniamo coperti da morbidi asciugamani.  Ci sentiamo già come due bimbi felici mentre guardandoci dai rispettivi materassi, ci auguriamo con gli occhi la migliore esperienza, accarezzando il pensiero complice, ce lo confesseremo poi, di realizzare per noi lo stesso meraviglioso stile di vita. Le nostre massaggiatrici iniziano il rito, così lo definirei per la delicata sacralità che le loro movenze diffondono e per la loro eleganza. Ci lasciamo andare sorridendo sornioni mentre sbirciamo a tratti l’uno un momento di trattamento dell’altro.  

Il massaggio

Il massaggio Thai vanta una ricca e antica tradizione. Risale a oltre 2500 anni fa. È stato tramandato su testi sacri da monaci, reggenti, e, in grande misura, si basa anche sulla trasmissione orale di villaggio in villaggio. Se ne conoscono due principali tipi: uno più connesso alla sfera religiosa, praticato a corte, e l’altro coltivato dai monaci erranti e da persone semplici nei villaggi, cosa che ne ha determinato alcune varianti e sfumature arricchendolo di ritualità sciamaniche.  Secondo la scelta e necessità, la massaggiatrice esperta adotta un tocco e una procedura differenti. Fortemente distintiva è la completezza del trattamento che si avvale di pressioni lungo i canali energetici usati anche in agopuntura, (sostanzialmente simili anche nella medicina ayurvedica indiana), esercitate con le mani, i gomiti, gli avanbracci, le gambe e i piedi, e sfruttando il peso di tutto il corpo per compiere trazioni e spinte in un’ampia e armoniosa gamma di esercizi di stretching indotto, dove, ogni area, dalla punta dei piedi al cuoio capelluto, viene sollecitata, allungata e rilassata alternando altrettanti momenti di massaggio profondo e carezzevole. Per questo lo si definisce anche lo yoga dei pigri…Si presuppone che l’operatore, concentrato e raccolto in uno stato quasi meditativo, sappia entrare in relazione con l’anima del suo cliente e sia in grado di percepirne i bisogni, le tensioni, i blocchi energetici, per occuparsene con dedizione e cura. Il massaggio è inteso come un doppio gesto amorevole come cita il libro: dal cliente verso il proprio corpo (e spirito) e dal massaggiatore verso il corpo (e lo spirito) del cliente.  “L’Antico massaggio Thailandese – I segreti di una filosofia millenaria per il raggiungimento del benessere fisico mentale e spirituale” disponibile presso il centro, a cura dei fondatori Roberto Salvador e Sunantha Nim Salvador.

Il mio massaggio

Nel mio caso, reduce da molti giorni di infiammazione della zona lombare e del nervo sciatico, nutro qualche timore ma non serve spiegare molto: il massaggio di 60 minuti si rivela un’esperienza intensa e delicata sin dai primi istanti. Ritmo e armonia, come in una danza che si svolge sul mio corpo, manipolazioni di media intensità, pressioni sulle linee energetiche, stretching delicatamente indotto, vengono sapientemente alternati. Nel mio caso specifico, viene impiegato un olio apposito, al fine di rendere più scorrevoli i tocchi ed evitare una pressione eccessiva, visto lo stato di salute ancora delicato.

Dopo il massaggio

Al termine di questa magnifica esperienza ci rivestiamo con calma e rientriamo in atrio dove veniamo fatti accomodare e ci viene offerto dell’ottimo tè verde tradizionale in tazze di ceramica. Ci hanno gentilmente già preparato le scarpe, depositate entrando, accanto alle sedie. Il resto della giornata scorre piacevolmente. Portiamo con noi la soave leggerezza e il vigore che ci sono stati donati.

La notte che segue al massaggio

Da almeno dieci giorni non dormo per via del gran dolore manifestatosi dopo mesi di oppressione dell“area lombare e chiari segnali di infiammazione, ma dopo il massaggio, risvegliata attorno alle 3:30, mi alzo serenamente. Sento già gli uccellini cantare. Lo stato generale è differente. Ancora piena di gratitudine e meraviglia, ispirata dalla delicatezza e dall’amorevole cura ricevute, mi preparo un buon tè verde per ritrovare il tempo trascorso al centro, e con l’aiuto di cuscini e coperte mi costruisco una postazione sufficientemente articolata e comoda sul divano. Dentro di me risuona un senso di pace, e, anziché essere tesa e impaziente mi sento grata delle tante ore a disposizione e riconosco nuova energia scorrere. Scelgo di leggere il bel libro sull’antico massaggio Thailandese disponibile al centro. I testi e le splendide immagini delle posture scorrono velocemente sotto i miei occhi desiderosi di apprendere, e dopo un paio di ore l’ho concluso. Fuori sta albeggiando… Torno sul letto e mi posiziono a pancia sotto, adottando spontaneamente una delle posture appena apprese. Inizio a passare in rassegna pensieri ed emozioni difficili che mi hanno occupata nell’ultimo periodo e realizzo che l’infiammazione della schiena è il chiaro riflesso di uno stato di tensione, paura e conflitto interiori che ora sembrano sciogliersi nella ritrovata lucidità e consapevolezza di essere libera. Grazie alle cure e alle sapienti manipolazioni ricevute, la mia energia sta fluendo, mi sento nuovamente capace di dirigermi verso obiettivi elevati e coraggiosi. La paura è stata nuovamente sostituita dall“amore e dall“accettazione grazie all“amorevolezza ricevuta e, gradatamente, il dolore si attenua fino a scomparire. Dopo questa notte segue un giorno pieno di leggerezza, rischiarato dalla ritrovata luce interiore; indubbio che il processo di guarigione è in corso.     Grazie di cuore a tutto lo staff e a presto!                                                                       Barbara Zippo

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Grazie Barbara! 🙏