Filosofia Tao Zen Shaolin #10 © genialtutor.com
Tutte le persone, indipendentemente dal proprio livello culturale o nazione di origine, sono consapevoli che esiste il concetto di bello perché esiste anche quello di brutto; sono consapevoli che esiste il bene perché sanno che esiste anche il male. Esiste però un problema filosofico irrisolto...
Filosofia Tao Zen Shaolin #10
Pace a te adesso in questo preciso istante.
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Immagine a cura di Elisabetta Sangalli © genialtutor.com
La “Bellezza” è significata dai fiori a sinistra, dal delicato colore rosa che comunica gli aspetti più lieti dell'esistenza; mentre il concetto di “brutto” è espresso dalla stessa immagine, ma capovolta e dai colori atoni: tale ribaltamento rimanda ad un “rovesciamento di valori” e alla dualità bello-brutto. Pertanto, alla ricchezza trasmessa dalla vitalità cromatica e “motoria” dell'immagine a sinistra, si contrappone l'immagine “spenta” di destra, a significare il concetto che, la stessa immagine con colori e sfumature differenti, il Bello trasmette sentimenti di vita e felicità, come il brutto trasmette staticità ed assenza di gioia.
E’ un fatto curioso di cui non siamo consapevolmente coscienti ciò che avviene quando nominiamo o denominiamo qualcosa o qualcuno: immediatamente creiamo due entità opposte o complementari. Nel momento in cui nasce l’amore prende forma anche l’odio, la luce con le sue ombre e la sua assenza genera l’oscurità, così per il bello e il brutto, il bene e il male, il caldo e il freddo, la felicità e l’infelicità e tutte le altre dualità che costituiscono la nostra vita.
Non possiamo separare ciò che nasce unito e dovrebbe avere lo stesso nome con un indice di livello ad esempio definiamo una temperatura di 0°C fredda ed una temperatura di 40°C calda; il nome è “temperatura” cambia solo la sua misura!
Immagine a cura di Elisabetta Sangalli © genialtutor.com
Il “Bene” è come un grande cuore dalle tonalità calde, capace di generare altri cuori (altro Bene).
Nella sua potenza costruttrice e in perenne espansione, il Bene infiamma di sé ogni cosa e penetra anche nelle aree che gli sono estranee. Il “Bene” è tutto un dilatarsi di forme e colori caldi pronti all'abbraccio.
Lo squarcio rosa lascia intravedere un ulteriore dilatarsi di luce futura, perché il Bene genera il Bene. Viceversa, l'immagine a destra riprende la precedente, ma i colori scuri comunicano questa volta l'aspetto negativo dell'agire umano: il cuore è ribaltato, steso orizzontalmente e contornato di nero, a significare non soltanto l'assenza di vita, ma la contrazione e l'abbassamento in cui il male trascina.
Anche qui, il rovesciamento di valori rimanda alla dualità bene-male. Pertanto, alla ricchezza trasmessa dalla vitalità cromatica e “motoria” dell'immagine a sinistra, si contrappone l'immagine “spenta” di destra, a significare il concetto che il Bello trasmette sentimenti di vita, come il brutto situazioni di stasi ed involuzione.
Traslitterazione:
tiānxià: sotto il cielo;
jiē: tutti;
zhī: sono consapevoli;
měi: del bello;
zhī: (particella possessiva), lui, lei, esso;
wèi: perchè;
měi: bello;
sī: (fonetico) questo;
è: malvagio, feroce, vizioso, brutto, rozzo, danneggiare;
yǐ: classica particella finale;
jiē: tutti;
zhī: sono consapevoli;
shàn: buono (virtuoso), benevolo, ben disposto, incrementare, perfetto;
zhī: (particella possessiva), lui, lei, esso;
wèi: perchè; shàn: buono (virtuoso), benevolo, ben disposto, incrementare, perfetto;
sī: (fonetico) questo;
bùshàn: cattivo, male, non buono, impressionante;
yǐ: classica particella finale.
Secondo la tua opinione ed esperienza è possibile dare una definizione "definitiva" di "bello", "brutto", "bene" e "male" ?
Considerando tutto ciò che è materiale è inevitabile trovare dualità, anche se a pensarci bene, questa dualità è una creazione umana. Vediamo i confini di un oggetto o un aspetto, considerando quelli del suo opposto.
Ad esempio: definiamo “fiume”, la porzione d’acqua contenuta nelle sue sponde fatte di terra e viceversa definiamo “terra” la porzione emersa delimitata dall’acqua; definiamo “cielo” la porzione di spazio che si erge sopra la terra e viceversa.
Cosa utilizza la persona per poter esprimere il proprio concetto di bello, brutto, bene o male? Principalmente i processi cognitivi sono due: la percezione diretta tramite i proprio sensi (per apprezzare un buon piatto utilizziamo gusto e olfatto) e la conclusione logica basata su tanti fattori specifici del singolo individuo (se trovo su un sito commerciale affidabile, 1000 commenti a 5 stelle su un determinato prodotto, la mia conclusione logica è che deve trattarsi di un prodotto fatto bene!).
Solitamente ciò che dà piacere e felicità è abitualmente annoverato tra le cose belle e buone, mentre ciò che produce sofferenza è al contrario classificato come brutto e cattivo...ma è anche vero che sappiamo di esperienze che all'inizio sembravano belle e poi si sono trasformate in incubi! (Fonte ISTAT 2012: Per ogni 1.000 matrimoni si contano 311 separazioni e 174 divorzi.)
Se penso alle mie esperienze personali posso citare ad esempio queste due:
La prima volta che ho volato col parapendio, tutte le premesse sembravano negative: sconsigliato da tutti per il pericolo a cui andavo incontro, tempo brutto, nuvole grigie e minacciose, forti raffiche di vento... il timore che fosse la mia ultima volta su questa Terra :-) a quel punto il pilota mi ha consigliato: "quando te lo dico, corri più forte che puoi giù dal pendìo!" ... praticamente la mia prima corsa verso un precipizio! Poi magicamente, tutto è cambiato, dopo il decollo, il tempo è migliorato, è uscito il sole, il cielo è ritornato azzurro e il vento si è calmato; una volta dissolti anche i timori iniziali ho chiesto al pilota dove si poteva frequentare il corso per pilotare il parapendio e così pochi giorni dopo mi sono iscritto alla scuola, a fine agosto ho iniziato a studiare la teoria, il 1° settembre ho fatto i miei primi due voli e il 1° ottobre ho conseguito la licenza per volo da diporto e sportivo. Quello che all'inizio sembrava male, anzi malissimo, si è rivelato bene e certamente questa attività sportiva mi ha donato grandissime soddisfazioni (e non l'ho ancora terminata!)
Altro episodio da male a bene è stato quello del mio primo innamoramento, avevo 14 anni e durante una vacanza estiva mi sono innamorato di una mia coetanea, però dopo la mia dichiarazione d'amore, la ragazzina mi ha risposto che lei non si sentiva innamorata di me, per cui, storia finita prima ancora di essere iniziata :-) La delusione è stata molto forte e la sensazione è stata quella di un episodio negativo, qualcosa che mi ha trasmesso un malessere interiore ... ma il tempo scorre e le cose cambiano ... ho rivisto dieci anni dopo la stessa ragazza e ho ringraziato il cielo di non essermi fidanzato e soprattutto di non averla sposata!!!
Un grande abbraccio.
TiZen