Spiritualità & Filosofia
Alla scoperta delle emozioni
Ohm Mni Padme ohm
Secondo il Buddhismo tutti noi abbiamo un potenziale straordinario per coltivare la nostra mente,
Non è un dono speciale riservato solo ad alcune persone; è innato in tutti noi.
Ma potenziale per cosa? Non per qualcosa di sacro, lassù in cielo o nella prossima vita, ma il potenziale di eliminare completamente la paura, la depressione, l’ansia, il bisogno, la scarsa autostima e di sviluppare pienamente l’amore, la contentezza, la compassione, la chiarezza, il coraggio e le altre qualità che desideriamo così tanto. Questo è il significato del nirvana.
Ma potenziale per cosa? Non per qualcosa di sacro, lassù in cielo o nella prossima vita, ma il potenziale di eliminare completamente la paura, la depressione, l’ansia, il bisogno, la scarsa autostima e di sviluppare pienamente l’amore, la contentezza, la compassione, la chiarezza, il coraggio e le altre qualità che desideriamo così tanto. Questo è il significato del nirvana.
Questo potenziale esiste, naturalmente, nella nostra mente, nella nostra coscienza.
Indagare, dipanare e trasformare: questo è l’approccio buddhista al lavoro psicologico.
Principalmente quello che conosciamo, quello a cui ricorriamo per capire la nostra vita, è il mondo esterno – il passato, le persone, gli eventi e gli oggetti – che siamo convinti essere la causa principale della nostra felicità e della nostra sofferenza.
Va bene, è necessario, ma non è abbastanza. I nostri genitori, i nostri geni, il fidanzato, il capo, l’ambiente sono semplicemente dei catalizzatori delle nostre esperienze, non la loro causa principale.
La causa principale è la nostra mente, le nostre emozioni, le nostre caratteristiche, i tratti della personalità, le nostre tendenze: il nostro stesso essere.
Secondo questo modello della mente, gli stati psicologici rientrano in tre categorie:
- positivi,
- negativi
- neutri.
Gli stati positivi, che sono l’essenza del nostro essere, sono la causa del benessere e della felicità e la base della nostra capacità di essere di beneficio per gli altri. Gli stati negativi, che non sono l’essenza del nostro essere e quindi possono essere rimossi, sono la causa della nostra infelicità e la base dei danni che arrechiamo agli altri.
l lavoro chiave, quindi, è sviluppare la capacità di guardare dentro di sé, di essere introspettivi, in modo chiaro e disciplinato, in modo da essere poi capaci di fare il vero e proprio lavoro di trasformazione delle nostre emozioni, di distinguere tra ciò che è positivo e ciò che è negativo.