https://www.youtube.com/watch?v=XHhq_Fe2tyQ
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The Bello Gallico - Che cosa ha spinto un cantante, Elio, a leggersi il "De Bello Gallico" di Giulio Cesare e poi a cercare di raccontarlo?
"La droga. L'insistenza degli amici. La mania di protagonismo. Resta il fatto che il suddetto cantante è la persona meno indicata per cercare di convincere la gente che il "De Bello Gallico" non solo è un bel libro, ma che è addirittura un capolavoro; e che le avventure di Giulio Cesare in Gallia, vecchie di 2000 anni, sono in realtà molto più interessanti e coinvolgenti di quasi tutto ciò che sta accadendo ai nostri giorni. E tuttavia qualcuno dovrà pur farlo il lavoro sporco di convincere i ragazzi che il "De Bello Gallico" non sono le noiose versioni che si fanno al liceo, svincolate dal contesto e quindi prive di significato, ma sono le imprese di Cesare e del suo esercito, primi a sbarcare in Britannia e a raccontare al mondo come erano fatti e come si comportavano gli antenati degli inglesi; primi ad invadere il territorio dei Germani, considerati dai Galli alla stregua di divinità per la loro forza, e a batterli, non tralasciando di descrivercene usi e costumi. E allora cantante o non cantante, tuffiamoci nella Storia che è bella e che in definitiva ci insegna come si comportava e come ragionava un grande uomo posto nelle situazioni più estreme". Elio.
Programma di: Elio
regia: Giancarlo Simoncelli
https://www.youtube.com/watch?v=I6IC6ZPaDTg
🌟 ☙ATTILA❧ IL FLAGELLO DI DIO. Raccontato da Giuseppe Zecchini (Alle 8 della sera) - RADIO2
🌟Tutti ALLE 8 DELLA SERA🌟➤ https://www.youtube.com/playlist?list...
NELL'IMMAGINE DI COPERTINA: Attila in un medaglione rinascimentale recante l'inscrizione "FLAGEL(L)VM DEI"
Nell'immaginario collettivo contemporaneo Attila è ben presente: non si sa bene chi sia stato, ma lo si identifica certamente con un 'cattivo' della storia, anzi è visto come un simbolo di distruzione e di morte, il 'flagello di Dio', dietro il cui cavallo non cresceva più un filo d'erba. Gli Unni, il suo popolo, furono descritti dagli antichi etnografi come esseri più bestiali che umani.
Eppure, le moderne ricerche sottolineano la sua intensa attività diplomatica e i suoi sforzi per dare al suo popolo una forma statale progredita e per attuare una convivenza reciprocamente vantaggiosa con l'impero romano: egli ci appare sempre più come uno dei grandi capi barbarici del V secolo.
Per quel che conosciamo, la vita di Attila è una biografia coinvolgente, ricca di aneddoti e di luoghi comuni da sfatare sullo sfondo di un impero romano già in crisi irreversibile, ma ancora capace non solo di sconfiggere gli Unni, anche di affascinarli con la forza d'attrazione della propria millenaria civiltà.
Regia: Giancarlo Simoncelli
https://www.youtube.com/watch?v=RAQ2zP9p-do
Socrate, l'uomo messo a morte per le sue idee da un tribunale della "democratica" Atene, l'uomo il cui insegnamento si salvò grazie ai discepoli, fu colui che smascherò, con il dialogo instancabile, le pseudo-verità del senso comune, ovvero il conformismo del "consenso".
Suo omologo nella storia umana fu Gesù, sia per quel che riguarda l'uso controcorrente della parola, sia per quel che riguarda la morte inflitta da un tribunale obnubilato e onnipotente.
Ricostruire la sua vita e il suo insegnamento è la sfida con cui si misurano queste 20 puntate, perché l'uomo che seppe dire di no alla brutale pervasività del conformismo è anche l'uomo che continua ad indicarci la via del dubbio, del dialogo, dell'ironia.
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Luciano Canfora nato a Bari, è ordinario di Filologia greca e latina presso l’Università di Bari. Laureatosi in Storia romana, ha svolto il perfezionamento in Filologia classica alla Scuola Normale di Pisa. Assistente di Storia Antica, poi di Letteratura Greca, ha insegnato anche Papirologia, Letteratura latina, Storia greca e romana. Fa parte del Comitato scientifico della “Society of Classical Tradition” di Boston e della Fondazione Istituto Gramsci di Roma. Dirige la rivista «Quaderni di Storia» e la collana di testi “La città antica”. Fa parte del comitato direttivo di «Historia y critica» (Santiago, Spagna), «Journal of Classical Tradition» (Boston), «Limes (Roma)». Ha studiato problemi di storia antica, letteratura greca e romana, storia della tradizione, storia degli studi classici, politica e cultura del XX secolo. Molti dei suoi libri sono stati tradotti in USA, Francia, Inghilterra, Germania, Grecia, Olanda, Brasile, Spagna, Repubblica Ceca.