Stefano Gasbarroni

“Wall Street è l'unico luogo in cui chi arriva in Rolls-Royce chiede consiglio a chi arriva in metropolitana.” Warrent Buffett

Stefano Gasbarroni

Dopo il taglio dei tassi arriva il rally azionario? L’intervento da parte della FED effettuato in emergenza, ha solo due recenti precedenti storici, quello del 1998 e quello del 2008. Quello del 1998 fu effettuato da Alan Greenspan, il mitico governatore della banca Centrale Usa. Al timone della FED per quasi 20 anni, nel primo decennio degli anni 2000 era considerato alla stregua degli oracoli. Ogni sua parola era pesata dai mercati e poteva innescare ripide salite o vorticose cadute delle azioni. Ogni volta che la FED si riuniva, i giornalisti aspettavano il suo arrivo per osservare da vicino la sua Borsa. La convinzione era che la Borsa piena preludesse ad un aumento dei tassi, mentre una borsa sgonfia portasse un taglio o tassi invariati. Fu Ben Bernanke, succeduto a Greenspan, ha tagliare i tassi in emergenza per rispondere alla crisi dei sub-prime Cosa accadde alla Borsa dopo il taglio del 1998 Ma come reagirono i mercati in queste due occasioni? Dopo il taglio dei tassi arriva il rally azionario? E’ istruttivo, oltre che interessante, verificare come le Borse si mossero dopo il taglio a sorpresa della Fed, sia nel 1998 che nel 2008. Dopo il taglio del 1998 Wall Street innescò un rally che le fece guadagnare il 50% in poco meno di due anni. Ad ottobre di quell’anno l’indice Usa S&P si trovava in area 1.000 punti circa. Ad inizio 2000 prima della scoppio della bolla delle dot-com, l’indice maggiore di Wall Street era arrivato a quasi 1.500 punti. Ancora oggi, dopo 20 anni, Greenspan dai sui detrattori viene accusato di avere causato le condizioni per lo scoppio della bolla. Può essere, certo è che senza rialzo del 50% non ci sarebbe stata bolla speculativa Cosa accadde a Wall Street dopo il taglio del 2008 La Borsa Usa reagì in modo un po’ diverso dopo il taglio del 2008. Tanto per intenderci quella crisi verrà ricordata come quella che portò al fallimento della centenaria banca Lehman Brothers. Chi ha vissuto quegli anni ha ancora negli occhi i dipendenti che escono dall’edificio con in mano le scatole con gli oggetti personali. In quell’occasione Wall Street continuò a scendere fino a Marzo del 2009 per poi innescare il rally più lungo della storia. L’S&P500 passo da 666 punti, al massino di 3.393 punti fatto segnare la settimana scorsa, pre-crisi del coronavirus. E in genere non c’è due senza tre…

Stefano Gasbarroni

PANORAMICA GOLD È stata un'altra settimana instabile per i prezzi dell'oro. Il prezzo è salito inizialmente più in alto, scambiando fino a livelli non visti dall'inizio del 2013, prima di invertirsi per terminare la settimana in rosso. Il principale driver al rialzo per i prezzi dell'oro questa settimana è stato l'escalation dell'epidemia di coronavirus. Tuttavia, nonostante il rally iniziale in oro, i prezzi si sono staccati dai massimi a 1689,33 della settimana Fonte Carlo Vallotto Metalli Preziosi

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