Prendo una foto del mio cane, una di quelle che esprimono tutta la sua dolcezza e che la fanno apparire splendida proprio come è lei….e poi il resto viene da sé….comincio a pensare alla stoffa da usare, al ricamo, alla decorazione e lei si materializza sulla stoffa in tutto il suo splendore…..
Sei anni fa ho perso il mio trentennale lavoro di assistente di direzione in una multinazionale. Bel lavoro, appagante, viaggi, responsabilità...per me fu una catastrofe . Non so se i più giovani riescono a capire ma per noi nati negli anni '60 e cresciuti nel confort rassicurante del posto fisso perdere il lavoro è una tragedia, prima di tutto emotiva e poi certamente anche finanziaria...cadono le tue sicurezze, i tuoi punti fermi, perdi tutto, ti senti inutile e senza futuro. A quel punto hai 2 strade da percorrere : o soccombi e ti lasci trascinare dalla depressione o reagisci e ti dici che non può essere finito tutto li , ma ci deve essere una strada...allora rifletti e ti chiedi quale sarebbe una cosa che ti piacerebbe fare. La mia passione sono i cani, ho fatto anche un corso per educatore cinofilo , e faccio tuttora anche dogsitteraggio . Dovevo reinventarmi in un settore nel quale avessi qualcosa da dire . Quindi o deciso circa 3 anni fa di aprire un pet shop...ma non un negozio tradizionale , un negozio che al suo interno avesse una pet sartoria, si...perché nel frattempo mi sono messa alla macchina da cucire accanto alla mia meravigliosa mamma che è una sarta bravissima e ho cominciato da zero a cucire cucce, abbigliamento, accessori, tutto a tema cani e gatti….e poi è arrivato in ricamo….una cosa mai sperimentata prima ma che ho scoperto essermi congeniale...mi dicono che nei miei ricami riesco a far trasparire la vera l'anima dell'animale che ritraggo….e questo per me una grande soddisfazione e fonte di continua ispirazione….non è stato facile ma non mi sono arresa e ora il mio negozietto è diventato mèta di persone che cercano per i loro pelosi qualcosa di unico e particolare oltre che di qualità….
QUANDO LA MUSICA È ARTE: MISSISSIPPI GODDAM, IL GRIDO DISPERATO DI NINA SIMONE
2018-11-28 16:38:19
MISSISSIPPI GODDAM - Il brano venne concepito in meno di un'ora, e nasce in risposta a due spiacevoli eventi accaduti nel Mississippi (patria del blues): l'omicidio dell'attivista afroamericano, Medgar Evers, e l'attentato razzista alla Sixteenth Street Baptist Church di Birmingham, in Alabama, dove morirono quattro bambini di colore (i responsabili furono condannati all'ergastolo ben quarant'anni dopo). Nel pezzo, Nina Simone esprime tutta la sua frustrazione per la disuguaglianza tra la razza dominante, quella bianca, e quella dominata, ovvero la nera, costretta a subire ingiustizie di ogni genere, fino ad arrivare a rischiare la vita, nell'indifferenza delle istituzioni che, in risposta alle sempre più crescenti richieste di rivendicazione dei diritti civili portate avanti dai vari movimenti attivisti e di consapevolezza delle popolazioni di colore, rispondevono con un laconico "andateci piano!", per timore che l'introduzione in blocco di tali diritti avrebbe creato problemi nei confronti dei grandi proprietari terrieri del sud degli USA, territorio a maggioranza repubblicano. La canzone, infatti, come da copione, fu boicottata in molti paesi del sud. QUELL'INFETTO SCHIFO DEL MISSISSIPPI Questa canzone si chiama quell'infetto schifo del Mississippi e, voglio dire, è un maledetto schifo in ogni sua parola . L'Alabama mi ha sconvolta, il Tennessee mi ha fatto perdere il sonno e tutti sanno di quell'infetto schifo del Mississippi. L'Alabama mi ha sconvolta, il Tennessee mi ha fatto perdere il sonno e tutti sanno di quell'infetto schifo del Mississippi. Lo vedi lo senti è tutto nell'aria non ce la farò più a sopportare la pressione, qualcuno dica una preghiera. L'Alabama mi ha sconvolta, il Tennessee mi ha fatto perdere il sonno, e tutti sanno di quell'infetto schifo del Mississippi. Questa è una canzone da show ma il suo show ancora non lo hanno scritto. Cani sulle mie tracce, scolaretti in galera, un gatto nero mi attraversa la strada. penso che ogni giorno sarà il mio ultimo. Signore abbi pietà di questa mia terra, toccherà a tutti, a tempo debito, io non sono di queste parti e non sono nemmeno di quelle, ho persino smesso di credere nella preghiera, ditemi,vi dico,non dite a me e alla mia gente di ciò che ci toccherà, sono stata qui, e lo so,continuano a dire: vacci piano! Ma è proprio qui il problema, andarci piano, lavare le finestre, andarci piano, raccogliere il cotone, andarci piano, sei solo uno schifo, andarci piano sei una pigra del cazzo, andarci piano, pensare è da pazzi, andarci piano, dove vado, cosa faccio, non lo so, non lo so Cerca solo di fare del tuo meglio, resisti e sii considerata come tutti gli altri, perché tutti sanno di quell'infetto schifo del Mississippi. Ti ho dato a pensare che stavo scherzando, eh? Picchettaggi, bambini sulle brande dell'ospedale da campo e poi provano a dire che è un complotto comunista, tutto quel che voglio è uguaglianza per la mia sorella, per il mio fratello, per la mia gente e per me. Sì, mi avete mentito per tutti questi anni, mi avete detto di lavarmi e pulirmi le orecchie e di parlare garbatamente, proprio come una signorae avete smesso di chiamarmi Sister Sadie. Sì, ma tutta questa nazione è piena di menzogne e morirete tutti quanti, morirete come mosche io non mi fido più di voi, di voi che continuate a dire Vacci piano! Andarci piano! Ma è proprio qui il problema,andarci piano eliminare la segregazione, andarci piano partecipazione di massa, andarci piano riunificazione, andarci pianofare le cose per gradi, andarci piano ma causare ancor più tragedie, andandoci piano perché non lo vedete? Perché non ve ne accorgete? Non lo so, non lo so. Voi non dovete vivere vicino a me e allora datemi solo la mia uguaglianza. Tutti sanno del Mississippi, tutti sanno dell'Alabama, tutti sanno di quell'infetto schifo del Mississippie questo è quanto!