Se solo tu mi volessi bene

Fai bene a trattarmi male non merito il tuo rispetto. 

Questo discorso ce lo ripetiamo nella testa fino a farlo diventare un Mantra.



A 8 anni quando per l'ennesima volta ti picchia, ti molestia o il suo sguardo ti fa sentire immondizia, ti ripeti all'infinito "non merito attenzioni, sono sbagliato, non valgo niente",



Eh già, perchè solo così un bambino tenta disperatamente di spiegarsi come il genitore che per lui è più di Dio possa avere dei comportamenti tanto deprecabili nei suoi confronti.



A differenza di ciò che comunemente si pensa, l'affettività è

un'espressione  cognitiva.

 Significa che le espressioni affettive devono essere apprese direttamente o attraverso esempi per essere interiorizzate e poi usate come moneta di scambio nelle relazioni.

Gli affetti, dal piano fisiologico si strutturano secondo pratiche sociali, modelli e regole che ne definiscono i confini, ne influenzano le interpretazioni, li esaltano o li censurano.

E io che tanto tempo fa pensavo, ingenuamente, fosse scontato che un genitore amasse il proprio figlio.

Tieni a mente che "ognuno da quello che ha, nessuno può donare agli altri o a se stesso ciò che non possiede" e questo vale anche per l'affettività".

Un genitore non amorevole e violento è solo  un individuo  che a sua volta non ha sperimentato stati amorevoli nell'infanzia ma chiusura e rifiuto.

Capendo questo possiamo iniziare il passo più importante

"Perdona te stesso, non hai colpe se non ti amano" ,non ne sono capaci.

Quello a cui assisti e le ferite che ti infliggono non le scegli, le subisci. Non sono i tuoi limiti o i tuoi valori che vengono fuori ma i loro.

E' difficile, lo so bene, tuttavia lascia che ti dica una cosa " Fai in modo che la rabbia e l'odio che crescono dentro di te non vengano alimentati, pianta i piedi per terra e con determinazione decidi di Perdonare" è l'unica strada per trovare pace e darla ai tuoi cari, specialmente ai tuoi figli.