✳️Romana Prostamo✳️

Founder Senior

Le paure dei bambini II parte Specificità

2019-09-01 08:27:12

Questa parte, seguito della prima, specifica le paure. Nella terza parte e conclusiva si parlerà degli approcci di sostegno alle paure dei bimbi.

Il modo in cui il bambino affronta i pericoli può influenzare tutto il suo successivo sviluppo emotivo.



E’ sbagliato convincere un bambino che i pericoli non esistono  e che il mondo intero è una specie di stanza dei giochi dove una madre affettuosa risolverà i problemi.

Tuttavia, è ancora peggio far si che un bambino si senta indifeso, alla mercè di ostacoli insormontabili e di inevitabili sconfitte.


Bisogna insegnargli ad affrontare i pericoli in modo razionale e sviluppare in lui una realistica dose di coraggio.


Un neonato non ha la capacità di soddisfare i propri bisogni, ricordate il Potere di cui parlavo nel primo capitolo?

Leggi qui:Le paure dei bambini I parte



Se le persone che hanno il potere come i genitori non vogliono prendersi cura di lui e proteggerlo, non può sopravvivere.


I genitori devono dare la sensazione ai figli che saranno protetti e curati e allo stesso tempo devono accompagnarlo nella loro crescita.

Sostenerli nel raggiungere quel grado di sviluppo in cui  l'aiuto e la protezione genitoriali saranno superflui.

Accomagnarlo a diventare una persona autosufficiente, in grado di stabilire rapporti interpersonali con gli altri e di imparare a prendersi cura a loro volta dei propri figli.

Partecipazione emotiva, rispetto di sé e senso di responsabilità sono manifestazione di maturità e gli ingredienti fondamentali del coraggio.



Noi adulti lo siamo per sempre, i bambini attraversano molte fasi di sviluppo, ognuno con i propri tempi e modi.


Se i genitori stabiliscono arbitrariamente come si debbano evolvere queste fasi non faranno altro che creare in loro insicurezze e paure.


E’ stato più volte dimostrato che il numero e la gravità delle paure dei bambini dipende molto dalla fiducia che hanno nei confronti di se stessi e dalla capacità, forza, abilità e presenza dell’adulto.


I bambini contano sugli altri per essere protetti ed è così che impareranno, in seguito, a contare su loro stessi.
In questo modo le paure irrazionali svaniranno per lasciare in essere solo quelle concrete.



Le paure per i rumori forti e improvvisi, di un animale, di uno sconosciuto hanno necessità di esperienze correttive.

FASI EVOLUTIVE


Un neonato ha paura dell’assenza dell’appoggio, se lo fate volare e poi lo riprendete si terrorizzerà.
Può avere paura di una nuovo taglio di capelli della mamma o del cappello del papà.


La maggior parte dei neonati si spaventa di fronte ai rumori forti, è una paura che in un certo qual modo ci portiamo anche da adulti.

Quanti non sobbalzano a un rombo improvviso?


I neonati hanno timore di oggetti in rapido movimento, di rimanere separati dalla madre, delle persone estranee che vedono come minaccia alla loro incolumità.



Nel 1° anno possono avere paura degli animali, dell’abbandono, di alcuni cibi, dell’acqua se mentre sta facendo il bagnetto scivola nel vasca.



Nel 2° e 3° anno può sviluppare paura nel cambio tra pannolini e uso della tazza del bagno.

 La resistenza contro lo svuotamento dell’intestino è espressione di ribellione verso gli adulti.


 Freud sosteneva che i bimbi non vogliono separarsi dalle feci perché loro le vedono come parte del loro corpo.


Per cui anche se occorre tempo è meglio seguire i ritmi del bambino nel cambio tra uso dei pannolini e uso del bagno.



Una grande paura di questo periodo è la separazione dai genitori.


Paura dell’annientamento, aumentando le percezioni il bambino si accorge che le cose scompaiono come le feci nel bagno quando si tira la catena e questo gli suscita la paura che lui stesso può scomparire allo stesso modo.


La paura di addormentarsi, di solito dovuta all’idea che in questo modo tutto scompaia anche i genitori.


Paura delle macchine e degli animali, come i cani grossi.



Nell’età prescolare compaiono i mostri  dalla fervida fantasia dei bambini.


Quando sono terrorizzati dalle stanze buie stanno manifestando paura per tutto ciò che è sconosciuto e della solitudine.


La paura della separazione fa sviluppare un abnorme attaccamento alla famiglia.


Alcune paure sono frutto dell’imitazione di quelle genitoriali.

In questa fase di sviluppo subentrano anche paure dovute alla crescente percezione della propria sessualità.



La mia raccomandazione è di accompagnare il bambino nell’elaborazione delle sue paure MAI COSTRINGERLO A COMPORTARSI COME VOI VI ASPETTATE.



Invito a evitare, quando si affrontano le loro paure,  punizioni e l’iper-protettività, che avrebbero solo l'effetto di aumeNtarle e di distruggere l'autostima del bimbo.



Incoraggiarli nelle nuove conquiste, lodarli per un risultato ottenuto è molto positivo ma non bisogna mai forzarli ad ottenerli.



 E’ importante seguire i tempi del bimbo e con pazienza fargli capire in cosa e come ci si può avventurare, senza minimizzare la sua paura o schernirlo per i suoi timori o  insuccessi.

Questa è la strada sicura per avere un domani un adulto impaurito e con una alta disistima di sé.


L'amore è l'accettazione dell'altro sono senz'altro gi ingredienti fondamentali per crescere bambini sereni che saranno, un domani, a loro volta, genitori sereni.


Vi auguro buon cammino cari genitori che vi siete imbarcati nell'avventura più intrigante e compLessa della vostra vita.


Romana