✳️Romana Prostamo✳️

Founder Senior

Guardare al di là della pelle.

2019-08-12 16:21:37

Chi sei? Un medico, un'impiegata, un terapeuta, un meccanico? Sicuro di essere ciò che fai?

Sei convinto di essere ciò che fai, che pensi e ciò che indossi?



Le riflessioni nascono da sole osservando le dinamiche che muovono gli atti e le parole delle persone. 


MI è capitato tempo fa di fare un'esperienza molto spiacevole con le forze dell'ordine, mi sono resa conto che essere onesti ed educati di fronte agli abbagli che prendono molti di quelli che indossano una divisa, non ti esenta da essere trattato come un delinquente.



Perchè in Italia funziona che "sei colpevole fino a prova contraria".


Col tempo la sensazione di amaro in bocca  lasciato da questa brutta esperienza si è andata affievolendo.


Fino ad oggi.


Testimone di una scena terribile, la sensazione di un tempo si è fatta risentire.


Posto di blocco, la pattuglia ferma una macchina, vecchia più o meno sui 25 anni, viene fatta scendere la famiglia, a vederli, dignitosi ma non certo benestanti.


In macchina c'era anche un disabile. 

Sono stati trattati con una freddezza tale che mi ha sconcertata.


Conclusione, la famiglia disagiata è stata multata con € 850  e gli hanno  sequestrato la macchina malgrado il disabile a bordo.


A nulla è valso spendere parole per difendere quella famiglia.


E quello che continuo a pensare: "Molti si identificano con una divisa, di qualunque fattezza sia, ma noi siamo molto di più e di diverso da quella divisa",

Basta non identificarsi con le Etichette.



Se osservi con il cuore aperto e fai un piccolo sforzo per rifuggire dalla tentazione di mettere ETICHETTE, riuscirai a notare che condividi con gli altri molto più di quello che pensi.


Ti è capitato, qualche volta, di avere chiaro dentro di te che nell’intimo sei profondamente diverso dall’immagine che hai mostrato in pubblico fino a quel momento o che gli altri hanno di te?


Che quella persona che gli altri conoscono è solo un frammento di te stesso?



Che c’è molto di più e che quel molto di più non lo ha ancora speso?


In realtà è nel momento presente, in quello che i tuoi sensi percepiscono come attimo, che avviene la trasformazione goccia dopo goccia di chi tu sei.


Siamo bozzoli che diventano farfalle, in continuo movimento da nuovi bozzoli a nuove farfalle.

Forse non ti piace pensarti come processo incompiuto; i nostri IO fremono all’idea dell’incompletezza.


Come sarebbe??? IO SO, ho imparato attraverso le percezioni del mondo, so esattamente cosa sono e cosa sto facendo. 



Si tratta però di un sapere non oggettivo ma soggettivo, esprimibile solo in forma mediata, di cui ognuno difende accanitamente il modello valoriale perché esso ti definisce, secondo la tua convinzione, ti fornisce integrità.


In altre parole, la costruzione che una persona fa di sé, deve essere difesa in modo che gli altri non possano accorgersi delle caratteristiche autentiche, incluse le debolezze, le fragilità e, talvolta, l'umanità.


Tuttavia a sapere tutto non è l’IO, i filosofi ci sono arrivati prima ancora di noi "dottori della mente". 


L’osservazione attenta dei fenomeni umani e dell’universo ha riconosciuto una struttura ancora più importante e profonda, il SE’.

Tutti i sensi, compreso la mente, l’intelletto, le funzioni cognitive, la coscienza, devono imparare a guardare a te, cercando di cogliere ogni particolarità di chi sei.



Nessuno nasce quello che diventa.


Va da sé che l’impressione che genitori, amici, fidanzati e conoscenti hanno di te è davvero limitata, non è reale, se non nella misura di una piccolissima parte che non formerà mai il tutto, in quanto siamo sempre in evoluzione.

Sei nato impiegato, delinquente, professore, prete oppure astronauta, elegante, arrogante, gentile o maleducato?


Direi di no!!!

Che percezione hai di te? Ti sarai fatto un’idea.


Pensi di essere solo quello che si può dedurre dall’esterno?


Ammettiamolo, sarebbe una doppia fregatura se ti si definisse con quattro frasi che descrivono la tua quotidianità e le tue discontinue trasgressioni.



E poi, non credo ti piacerebbe che ogni tuo aspetto, dal pensiero, ai gusti, ai sogni fossero alla mercè di tutti, nessuno escluso.



Per fortuna, le cose sono molto lontane dall’essere come le ho appena descritte.



Che tutte le cose siano in continuo cambiamento è l’unico assunto degno di essere considerato certo. 


I tuoi sentimenti. le emozioni, gli atteggiamenti, sono solo dei piccoli frammenti di Te.


Se pensi che ciò che possiedi oppure le scelte che fai dicano di Te il vero, vuol dire che ti stai identificando con essi.


 Un po’ poco, ti pare?.



Sei tanto di diverso e di più.

Vederlo, questo sì che è complicato.

Vuol dire che devi allenare la mente a guardarsi dentro,


Sei essenza che cammina nel mondo, coi tuoi non-ancora fino a quando qualcosa ti spezza o ti risveglia, ed ecco il divenire, nel tuo personale qui e ora.


E in ogni attimo sarai una persona diversa, migliore o peggiore dipende solo da Te, perchè tu hai una grande oppurtunità, puoi fare SCELTE.