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PERCHÈ PARLO DI ATTESA?
Penso che a tutti noi piaccia la sensazione di sentirsi “sulla cresta dell’onda” nelle cose che ci appassionano e che riteniamo importanti. Ma è possibile rimanere sempre sulla cresta? E soprattutto, cosa succede quando non sei lassù?
Azzardo un’ipotesi: non stai bene nello stesso modo. È ovvio!!! E soprattutto è anche normale ma, riflettici, è altrettanto normale non essere sempre lassù.
Tutto, fuori e dentro di noi, è in continuo movimento e gli alti e bassi fanno parte della vita, del naturale evolversi delle cose. E allora qual è l’ingrediente che può fare la differenza? È quello che fai mentre sei in attesa dell’arrivo di una nuova onda da surfare! È la sensazione che vivi, quello che ti dici, il punto verso il quale guardi, il modo in cui ti stai preparando all’arrivo della prossima onda. Attendere non significa necessariamente restare immobili!
Nell’attesa possiamo fare in modo di rendere piacevole l’attesa stessa, possiamo creare “le condizioni” ideali per la nostra prossima surfata, allontanandoci da tutto quello che rischia di farci perdere la nostra prossima occasione.