Digital marketing e relazioni... se ti insegno a migliorare poi non avrai più bisogno di me 😱

Che stupido a non capirlo prima! 

Quanto sono ingenuo, io, i miei colleghi e tutti quelli che come me diffondono cultura attraverso il digitale.

Ci ostiniamo a portare cultura e conoscenza tra le persone, le imprese ed i professionisti, a formare esperti di comunicazione, a rivelare metodi efficaci e far accrescere competenze con cui è possibile ottenere risultati. 

Cacchio, stiamo facendo crescere una generazione di concorrenti! 😱

Sto quindi facendo crescere persone che potranno fare a meno del mio servizio! 😥

Ingenuo e profondamente stupido io e tutti quelli come me che insegnano alle aziende ed alle persone il come fare per trovare clienti e prosperare grazie ad internet. 

Se rimanessero ignoranti contribuirebbero a "rimpolpare" le mie tasche. 

Come ho fatto a non pensare che se insegno a fare poi non avranno più bisogno di me?

Il ragionamento fila, sei d’accordo, vero? Ma questo in realtà non è il mio punto di vista.

Non è funzionale avere clienti ignoranti!

Ci sono molte ragioni per cui credo che le mie esperienze professionali maturate nel settore digitale e relazionale siano un patrimonio e condividerle è un vantaggio per tutti.

1. Un cliente ignorante – che cioè ignora le dinamiche del web – è uno che non sa giudicare una proposta o la qualità di un lavoro, che non avrà mai bisogno di un professionista capace, cercherà piuttosto qualcuno che costi poco. 
2. Un cliente ignorante non capisce fin dove può arrivare con le proprie competenze e quando invece sia necessario rivolgersi a un professionista capace di alzare l’asticella dei suoi obiettivi.
3. Un cliente ignorante è destinato ad estinguersi. Ignorare le vie del marketing digitale relazionale significa precludersi opportunità di visibilità, relazione e crescita. 

Ogni professionista oggi ha un bivio di fronte a sé: crescere e aiutare a far crescere le persone e le imprese, oppure continuare ad educare mandrie di clienti sprovveduti destinati al macello.

Non so tu cosa pensi ma, di fronte al bivio, dubbi non ne ho.

Per questo io e Sergio Omassi con Alta Relazione ci inventiamo modi per semplificare la vita a chi vuole apprendere e gioiamo di ogni traguardo raggiunto da chi usa i nostri metodi. 

Ci rende felice ogni nuova iscrizione al gruppo Alta Relazione Insieme, nato per diffondere cultura e cerchiamo di "tornare un po indietro" nel tempo perchè...

Ci guardiamo sempre meno negli occhi, ci tocchiamo sempre meno e ci ascoltiamo sempre meno!

Internet ci permette di nasconderci, di usare personalità diverse, di apparire in modi diversi, di poter dire quelle cose che in una relazione de visu mai avremmo il coraggio di dire, nel bene e nel male.

Internet, da meraviglioso strumento di conoscenza, si è trasformato per molti in un palcoscenico su cui recitare la propria parte, sotto forma di post, pensieri, fotografie, video, selfie, food porn e compagnia bella, per ricevere in cambio quelle che la Psicologia Transazionale chiamava carezze (stima e considerazione) e che oggi possiamo chiamare LIKE, stelline, recensioni positive o pollici alzati.

Chimicamente parlando, ciò che si sprigiona nel sangue quando i centri cerebrali della ricompensa si accendono, si chiama DOPAMINA ed è un sublime cibo emotivo, che può creare dipendenza.

Non vogliamo clienti ignoranti, vogliamo clienti che grazie a noi possano crescere, migliorarsi e soprattutto migliorare la relazione con se stessi e con gli altri.