Silvia Pellas

Founder Junior

PERCHÉ SEI INFELICE? LA LEGGE DELLO SPECCHIO . LEGGI QUESTO ARTICOLO E CAPIRAI!

2019-10-22 07:15:49

Ripropongo per chi non l’avesse letto : Ecco una bellissima spiegazione della vita e della legge dello specchio” dal libro “ La sacerdotessa “le dissi quasi sussurrando, immagina che l’esistenza sia un fiume… Un fiume che scorre lentamente verso l’oceano. Naturalmente la saggezza rappresenta ..

L’esistenza come un fiume 

“ Immagina le dissi quasi sussurrando, immagina che l’esistenza sia un fiume… Un fiume che scorre lentamente verso l’oceano.

 Naturalmente la saggezza rappresenta il lasciarsi scorrere senza opporre resistenza, senza preoccuparsi… 


Immagina che a un certo punto, per ragioni particolari l’essere umano non si fidi più dell’esistenza … Immagina che incominci ad avere paura, che incominci ad agitarsi, che si senta andare a fondo… Che non voglia lasciarsi andare perché non conosce la pace dell’oceano… Che cominci a  rallentare la sua corsa e che al culmine della sua confusione, cominci addirittura a nuotare controcorrente…


 La nostra esistenza terrena è molto faticosa, proprio perché ci rifiutiamo di aver fiducia … Immagina che ogni essere umano, nel suo tentativo di resistere alla corrente, si organizzi in qualche modo…


 Che raccolga, nel corso del tempo, dei bastoni, dei tronchi e che gli utilizzi, un po’ alla volta, per creare una specie di diga abbastanza solida da dargli l’impressione di sostenersi di tenere testa a un destino che lui considera terribile… La pace dell’oceano.


 Tutto il nostro sistema di pensiero, il sistema economico e quello religioso, i rapporti umani, le relazioni di amicizia di coppia, di famiglia, sono basati sulla paura e sulla sfiducia. 


Ma non esiste costruzione umana che possa resistere più di tanto alla forza della vita ; ognuno di noi, fin da bambino, cerca di aggrapparsi da qualche parte per la paura di affondare… Ogni bastoncino che adoperiamo per costruire la diga rappresenta una identificazione, un attaccamento… 


Più energia e convinzione diamo queste nostre finte certezze e più il tronco sembra essere solido e reggere, ma più i lavori per il rafforzamento della diga avanzano più la vita acquista forza e appare minacciosa. Le sofferenze quotidiane, le malattie, incidenti, sono sempre dovuti all’attrito che si crea con il fiume che ritorna a scorrere trascinando via con sé i nostri inutili tentativi. Al ramoscello corrisponde il fastidio; al tronco corrisponde la disperazione. È facile osservare come l’esistenza diventi fonte di angoscia e di stress.

La legge dello specchio 

“Immagina che la vita comincia a premere sulla tua traballante diga… Cerca di vederti così, sull’acqua che scorre, in bilico su una specie di zattera ancorata a fatiscenti  tronchi accatastati qua e la’. 


Per avere un’idea più precisa sforzati di dare un nome a qualcuno di questi rami sporgenti. Ricorda: i più piccoli rappresentano i fastidi più leggeri, le antipatie, i contrattempi… Ora guarda un grosso tronco… Osserva la sua apparente stabilità… Questo rappresenta un pregiudizio, una condizione esistenziale radicata indiscutibile… Dal momento in cui la corrente incomincerà a far traballare questa costruzione tu sentirai dolore E la sofferenza sarà tanto più grande quanto più l’attaccamento è consolidato dentro di te


Bene… Le cause di questo dolore sembrano arrivare dall’esterno ecco questa è la legge dello specchio… Noi abbiamo la tendenza a dare la colpa gli altri o l’esistenza a volte addirittura a Dio stesso per tutto quello che non va… Quando le cose non funzionano come noi vorremmo, invece di mettere in discussione la nostra visione del mondo, coltiviamo l’impressione che qualcuno ci dia fastidio e che questo fastidio sia reale, oggettivo, indiscutibile. 


Siamo infelici, è vero, ma un giorno, quando il vicino di casa smetterà di fare rumore, quando il fidanzato non ci tradirà più, quando i debitori ci pagheranno ciò che ci devono, quando il governo cambierà, quando saremo in salute, quando ci compreremo la macchina nuova… Allora si che saremo felici non c’è dubbio!”


Autorizzata alla pubblicazione da Agni autore del libro  “ La sacerdotessa” Edizioni Età dell’Acquario 

Avete ora una immagine più chiara del perché soffriamo ?

Dopo avere letto questa bellissima descrizione della vita e delle, cause che ci portano alla sofferenza avete una immagine più chiara del perché soffriamo e di cosa ci fa soffrire nella realtà ?


L’autore ci da anche l’indicazione di cosa dovremmo fare per essere felici. Lasciarsi andare alla corrente come il fiume che scivola lentamente nel mare e cominciare a togliere le unghie dai tronchi a cui siano aggrappati ; cominciare a mettere in discussione la nostra visione del mondo , in cui ogni dolore e fastidio è colpa dell’altro o della vita stessa.


Capisco non sia semplice mettere in pratica tutto questo da un momento all’altro. Il cambio di visione della vita è frutto di un costante lavoro di osservazione di se stessi e il risultato della voglia di smettere di soffrire .


Ci vuole pazienza e costanza proprio come vi comportereste con un bambino che fa i capricci, ma poco alla volta comincerete a guardare la realtà con occhi diversi , più svegli , più vivi e a godere della immensa bellezza dell’esistenza.


Questo cammino può essere intrapreso da soli o in compagnia seguendo la guida di qualcuno che ci può aiutate a mantenetere la Via .

Se volete una mano o anche solo parlare delle vostre difficoltà  delle vostre perplessità, dei vostri successi , confrontare le esperienze sono a vostra disposizione! 

Scrivetemi attraverso il form.

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