Silvia Pellas

Founder Junior

Gli occhi azzurri dello sconosciuto

2019-06-25 09:47:05

Vorrei condividere con voi un episodio accaduto questa mattina in treno.. Come gli occhi dell'anima possano ricordarci che siamo tutti UNO

Gli occhi dello sconosciuto 

Pensavate a un incontro romantico? 


Mi spiace deludervi ma comunque quello di stamattina è stato un incontro di "amore" 


Stamattina ero in procinto di prendere il treno per andare a Genova a fare una visita medica, circostanza quindi non proprio piacevole. 


Tra l'altro stamattina ero molto stanca perché stanotte non ho dormito molto e avevo bisogno di silenzio e riposo.. 


Avevo così pensato che appena fossi salita sul treno mi sarei messa più un disparte possibile, con i miei auricolari, ad ascoltare la mia musica preferita. 


Dopo alcuni problemi a timbrare il biglietto mi preparo per salire finalmente sul treno quando a causa di uno spinone finisco contro un uomo con le stampelle a cui chiedo subito scusa per averlo scontrato. 


L'uomo si volta e mi trovo davanti a due occhietti di un azzurro intenso. L'uomo ha un aspetto trascurato barba non fatta bianca, vestito modestamente, mi guarda e si gira per salire sul treno senza rispondere. 


Salgo anche io e dato che non sono.molto in forma cerco subito un posto a sedere prima che si esauriscano tutti. 


Mi butto letteralmente nel primo posto che vedo libero e mi accorgo subito che davanti a me si trova l'uomo con gli occhi azzurri. 


L'uomo mi guarda e abbozza un sorriso, io sono stanchissima, ricambio il sorriso. 


Capisco che questa persona vuole parlare, io devo raccogliere le mie poche energie per starlo a sentire ma quegli occhietto azzurri che mi fissano mi ricordano l'anima che c'è dietro a quell'aspetto trasandato e non posso fare a meno di sorridere. 


L'uomo si lamenta della sua gamba così messa male e del dolore dicendo che forse è meglio morire. Io di istinto gli rispondo "no!" "


Anche io ho qualche problema in questo periodo e forse per questo mi ribellò istintivamente a quella parola. 


L'uomo mi dice che però ha tanto male, che una volta il ginocchio si è molto gonfiato.. Io cerco le ultime energie per sorridergli, non mi sento molto bene e sento che sono in riserva. 


Non riesco quindi a rispondere a voce allora lo faccio con lo sguardo cercando di donare tutto ciò che di positivo gli possa arrivare. 


I suo occhietti azzurri mi fissano e mi ricordano quanto tutto siamo davvero Uno.


Mi ricordano che ognuno di noi è qui in questa vita per imparare delle cose importanti per la sua evoluzione, che il percorso spesso  per molti di noi è in salita e faticoso. 


Ma sento che quell'uomo è anche lui è una parte di me e tutti insieme inconsapevolmente stiamo facendo un percorso per ritornare all'uno. 


Tutto noi cerchiamo amore, attenzione, felicità. 


Tutti noi cerchiamo noi stessi e ci dimentichiamo proprio come nel film" Il cielo sopra Berlino "la nostra natura Divina. 


Avrei voluto donare di più a quell'anima, più attenzione, più ascolto ma purtroppo le mie energie erano davvero in riserva. 


Quando ho visto che si alzava per scendere gli ho augurato buona giornata e lui quasi non se lo aspettasse ha ricambiato sorridendo. 


Poi di è incamminato con il suo passo incerto , debole e traballante. 


Non ho potuto fare altro che augurargli in silenzio la felicità e l'amore che merita ma avrei voluto donare molto, molto di più. 


Mi è rimasta una lieve melanconia e l'immagine davanti a me di quegli occhi azzurri di angelo caduto sulla terra..